Granata: Ora Fini scenda in campo a mani libere

ROMA, 1 GIU – ''A mio avviso, e ovviamente parlo a titolo personale, quel percorso che Fini ha ben definito come 'una lunga marcia nel deserto', va portato avanti entrando nel vivo. La marcia va guidata da chi deve esercitare la leadership: quindi, con un Berlusconi cosi' indebolito che delega a Napolitano la difesa degli assetti istituzionali; lo stesso Fini scenda in campo a mani libere per condurre il progetto politico''. Ad affermarlo e' Fabio Granata, deputato di Fli, intervistato dal futurista (www.ilfuturista.it), webmagazine e settimanale diretto da Filippo Rossi.

''Siamo nella fase della costruzione – spiega Granata – e per questo ritengo che la guida debba essere in mani solide e sicure. Con un gruppo che sino ad oggi si e' speso e intende agire dentro questa marcia, eliminando chi non se la sente di attraversare il deserto. Si e' aperta una fase politica del tutto nuova. La differenza con il 14 dicembre, e' che oggi Berlusconi e' molto piu' debole. Adesso Fini rivendichi la propria linea sull'intera area del patriottismo repubblicano''.

''Non ho remore nell'esprimere tutta la mia soddisfazione per il risultato dei ballottaggi: credo che l'azione di Fli sia stata determinante per il crollo di quest'area di governo fondata sull'illegalita', sull'insulto, sul rancore e sulle paure, e credo che questo merito storico di Fini sia fuori discussione. A volte, pero', noto un eccessivo timore nel rivendicare questo ruolo da demiurgo che il presidente della Camera ha avuto nel puntare quel dito contro il premier un anno fa. E lo dico rispetto all'intero percorso che in seguito abbiamo fatto. Davanti a noi c'e' una fase difficile nella quale si deve costituire il grande movimento del patriottismo repubblicano che liberi l'Italia ed apra la fase costituente. Non credo ci sia la necessita' di una ''coperta di Linus'' circa l'auto definizione di centrodestra o altro'', sottolinea l'esponente futurista. Quanto al tema delle 'alleanze', Granata dice: ''Bisogna creare una condizione di alleanza strategica per rifondare la patria e quindi per creare un panorama politico diverso da quello attuale. Chi ancora parla di centrodestra, finge di non rendersi conto che il centrodestra, fino a quando Berlusconi e' in campo, semplicemente e' il luogo di Berlusconi e basta. Noi, invece, dobbiamo dire con chiarezza che una fase va chiusa definitivamente. E per chiuderla serve coerenza anche nelle politiche delle alleanze''.

Il terzo polo, secondo Granata ''avra' un ruolo molto importante a condizione che non diventi il centro geografico, ma luogo dove si superino le categorie di destra o sinistra, e che metta in crisi questo bipolarismo fallimentare''.

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