Dighe, stazioni, gallerie: opere mai finite, costi aumentati di 3 volte

Pubblicato il 14 Maggio 2012 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA

Foto Lapresse

ROMA – Dighe non finite, stazioni “fantasma”, strade in sospeso: Roberto Giovannini su La Stampa cerca di fare una sorta di censimento delle opere incompiute d’Italia. Opere mai finite, ma pagate con soldi pubblici. Per fare un esempio di costi “recente”, Giovannini ha parlato della “Legge Obiettivo” varata dal governo Berlusconi nel 2001: dovevano essere 228 “opere strategiche”, nel 2010 sono diventate 348. Nel 2001 dovevano costare 125 miliardi di euro, nel 2010 sono diventati 358 miliardi di euro.

Ecco alcuni esempi fatti da Giovannini.

La Diga dell’Alto Esaro

Progettata in provincia di Cosenza. L’inizio dei lavori fu deciso nel 1979, gli stessi lavori sono stati interrotti nel 1981. Colpa di una frana che, spiega Giovannini, rendeva impossibile “agganciare il corpo di cemento della diga al costone montano”. Da allora sono cominciate le varianti al progetto originale. Non esiste una stima dei soldi spesi ma, scrive Giovannini, si parla di 950 milioni di euro totali.

La stazione di Matera

Nel 1981 furono deliberati i lavori per la tratta Matera-Ferrandina. Durante i lavori, però, furono scoperte sorgenti d’acqua e un giacimento di gas naturale. Completata la stazione di Matera, non c’è però la linea ferroviaria. Costo dell’operazione: 500 miliardi di lire circa.

Superstrada Ancona-Perugia

Lavori iniziati nel 2001, dovevano finire nel 2004. Ma, spiega Giovannini, una galleria sarebbe stata “completamente sbagliata”, secondo la definizione del giornalista. Al giorno d’oggi, dunque, sono completi “solo alcuni tratti”.

Variante di Valico

Sarebbero 62,5 km tra Sasso Marconi (Bologna) e Barberino (Firenze) sull’Appennino Tosco-Emiliano. Delibera dei lavori: 1998. Inizio dei lavori: 2002. Fine prevista dei lavori: 2009. Fine prevista adesso: 2013. Ma una frana, hanno detto i periti dei costruttori della Galleria di Ripoli, avrebbe già danneggiato un profilo del traforo. Costo attualmente stimato: 3,7 milioni di euro. Per Giovannini si tratta del doppio rispetto alla previsione di spesa iniziale.