ROMA – Secondo fonti giudiziarie di Aleppo, per rilasciare Greta e Vanessa, le due giovani italiane andate in Siria e poi rapite, sarebbe stato pagato un riscatto di 11 milioni di euro.
A riguardo della notizia diffusa questa mattina, 5 ottobre, è intervenuto Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, che nel gennaio scorso, a poche ore dalla notizia del rapimento delle due ragazze aveva provocato duramente attaccato il governo e le 2 cooperanti, con un tweet, in cui chiedeva di far piena luce su tutti gli aspetti della vicenda, provocando una ridda di polemiche e reazioni fra i 2 schieramenti.
“Non mi soffermo sull’importo presumibilmente versato – ha detto Gasparri in un comunicato -, ma colgo l’occasione per chiedere ancora una volta al governo se per Greta e Vanessa abbiamo ceduto alle pressioni dei terroristi. Ho presentato un’interrogazione per sapere se sia vero quanto riportato da un’agenzia ANSA di oggi relativamente al riscatto. Il governo italiano deve dire se ha versato soldi e finanziato i fondamentalisti islamici. Mi chiedo poi quali misure abbia assunto per impedire che si verifichino altri casi come quello delle due ragazze bresciane, partite con una missione i cui contorni restano sostanzialmente sconosciuti e di cui non abbiamo finora ancora compreso la portata. Ovviamente mi auguro ci sia una smentita. In caso contrario il messaggio sarebbe devastante.”