Il “teatrino” di Grillo: “Mi ritiro” (su YouTube) “Non è vero” (su Twitter)

Grillo: “Dopo le elezioni riprendo a fare teatro. La mia natura è quella lì”

UDINE – “Mi ritiro dopo le elezioni di febbraio e torno a fare il comico”, diceva Beppe Grillo nel video caricato su YouTube. Anzi no. “Leggo che mi ritirerò, ma non è vero”. Smentita di Grillo su Twitter la sera del 7 gennaio.

“Subito dopo le elezioni riprendo a fare teatro, la mia natura è quella lì”, ha detto in un incontro con gli attivisti del Movimento 5 Stelle ad Udine. C’è un video, pubblicato su Youtube da ByoBlu di Claudio Messora.

I suoi fedelissimi, naturalmente, hanno smentito: “Grillo non molla, anzi tornerà più carico che mai”. E poi nel discorso di fine anno aveva detto che “Il 2013 ne ve sarà un anno indimenticabile. L’importante è esserci per cambiare l’Italia”.

E infatti, come da programma la smentita arriva via Twitter:

“Leggo che mi ritirerò, ma non è vero. Ci speravate eh? Mi ritirerò solo quando tutti gli altri saranno andati via. Tutti!”.

I dubbi sull’autenticità della dichiarazione di ritiro a vita da comico non erano mancanti. Nello stesso discorso del video su YouTube si era lamentato “per le difficoltà burocratiche incontrate nella raccolta delle firme che ci hanno messo in difficoltà”. Scrive il Corriere.it:

Per gli osservatori più critici si tratterebbe di una decisione presa fin dall’inizio: “Porto il M5s in Parlamento e poi mi ritiro”, sarebbe stata la strategia decisa con Casaleggio fin dagli albori del movimento. In realtà i ben informati parlano di “un periodo di riposo immediatamente dopo le elezioni ma Beppe non lascia”. Per gli esponenti più fedeli, infatti, Grillo si è speso molto, tra comizi, nuotate e ha deciso di “passare un periodo in famiglia, una volta saputo risultato elettorale di febbraio”.

Certo è che i sondaggi che qualche mese fa davano il Movimento 5 Stelle intorno al 20% oggi accreditano la formazione di Grillo più vicina al 10%. Ma qualche mese fa Grillo era il terzo di tre poli. Ora ce ne sono cinque. Tutti gli spazi di offerta politica sono stati riempiti e per il M5S si è ridotto il raggio d’azione. Ha influito anche, negativamente, le polemiche con i grillini dissidenti e le ironie e le critiche sulle “Parlamentarie”, dai video assurdi dei candidati al sistema Liquid Feedback, quello della democrazia liquida con la quale sono stati eletti.

Interpretazioni a parte, queste sono le parole esatte che Grillo ha detto ai suoi militanti, le potete sentire dal minuto 8:45, in risposta a un attivista che gli raccomandava prudenza sulle sue uscite, sulle sue battute. Sembra stanco delle regole che la politica impone, soprattutto nel linguaggio:

“Io sono un comedian, io sono un comico, io per una battuta mi faccio ammazzare, come tutti i comici. Io non posso cambiare la mia personalità perché se faccio una battuta uno la può interpretare male e mi può rovinare. Io mi rovino. Quando andremo alle elezioni, subito dopo, che cercheremo di entrare in Parlamento, io riprendo a fare il teatro, farò magari una cosa diversa. La mia natura è quella lì“.

Se anche non tornerà in teatro, ha messo in atto un teatrino tra dichiarazioni rubate da un fuori onda, magari dette per scherzo, e pubbliche smentite a colpi di “cinguettii”.

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