Guido Iodice dopo Angelo Garbin: caos-Sel, fra razzismo, espulsioni e perbenismo

Guido Iodice dopo Angelo Garbin: caos-Sel, fra razzismo, espulsioni e perbenismo
Guido Iodice, di Keynesblog, è intervenuto in difesa di Angelo Garbin, espulso da Sel per una frase razzista

MILANO – Dopo Angelo Romano Garbin, Guido Iodice: dentro Sinistra ecologia e libertà tengono banco le polemiche sul razzismo e sul politicamente corretto. Partiamo da Garbin, consigliere comunale a Cavarzere (Venezia), che per difendere il ministro dell’Integrazione Cècile Kyenge dalla frase della leghista Dolores Valandro (“perché nessuno stupra Cècile Kyenge?”), si era lasciato andare sulla sua bacheca facebook (luogo ormai consacrato alle gaffe) a questa pittoresca sortita in dialetto veneto:

“Ma varda che rassa de femena…la saria da molare in on recinto co’ na ventina de negri assatanà e nesuno che la iuta e stare a vedare la sua reassion”.

Garbin ha chiesto scusa, ma è stato immediatamente espulso dal partito di Nichi Vendola. In sua difesa però è intervenuto Guido Iodice, che a sua volta si è attirato gli insulti dei militanti di Sel, nonché il rischio di espulsione, come ricostruisce Matteo Pucciarelli su Repubblica:

“Stavolta a parlare (anzi, a scrivere) è Guido Iodice, responsabile di un sito di riferimento di “area” come KeynesBlog ed ex collaboratore di Pietro Folena: «Solidarietà al compagno Garbin, vittima del perbenismo piccolo borghese della dirigenza di Sel che non ha capito l’ironia del contrappasso a cui Garbin voleva sottoporre l’esponente della Lega». Frase che ha scatenato un putiferio, con centinaia di commenti, anche perché Iodice — pur non ricoprendo incarichi politici — è molto conosciuto e apprezzato dentro il partito. «Ora aspetto la convocazione da parte degli organismi per la mia espulsione », ironizza lui, in polemica per l’uso del pugno di ferro verso Garbin.

E non sono in pochi a difendere la sua presa di posizione: «Sono fiorentino e se sentiste le battute dei vecchietti dei nostri circolini sarebbero da espellere tutti. Il politicamente corretto, se non è sostenuto dai fatti, è una gabbia conformista insopportabile», scrive Diego Macaluso. «Un iscritto non può danneggiare il suo partito così gratuitamente, che rifletta pure ma fuori da Sinistra e Libertà. Inaccettabile solidarizzare con Garbin», gli risponde Giuseppe Morelli. Il tasto è dolente e finisce nei ricorsi storici («Lotta Continua implose per le divisioni tra operaisti e femministe», ricorda un altro). Per Palma Gasperi, «come si può immaginare di cambiare la cultura sessista in Italia, se anche alcuni esponenti di Sel dicono queste cose?». Chiude democristianamente la discussione Andrea Pisauro: «C’è il sole, rilassatevi tutti»”.

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