Haiti: Opposizione contro il presidente Renè Preval, scontri tra polizia e manifestanti

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA

A quattro mesi dal terremoto del gennaio scorso, si riaccendono a Haiti gli endemici conflitti che turbano da decenni il piccolo paese caraibico. Per chiedere le dimissioni del presidente Renè Preval e contestare il prolungamento del suo mandato, gruppi di manifestanti ieri si sono scontrati con la polizia nel centro della capitale Port-au-Prince.

I manifestanti, mobilitati da 28 tra partiti e gruppi di opposizione, volevano raggiungere il palazzo presidenziale, semi-distrutto dal sisma del 12 gennaio scorso ma sono stati bloccati dagli agenti. Ieri il senato ha approvato un emendamento già passato alla camera che consentirà a Preval di restare in carica fino al 14 maggio 2011 se entro l’anno non si terrano elezioni. I dirigenti dell’opposizione contestano la scelta ed affermano che il paese non accetterà mai «una nuova dittatura».

Nel corso della manifestazione, il governo è stato inoltre accusato di avere svenduto il paese agli stranieri, contestando la gestione del terremoto che ha ucciso 300 mila persone e provocato danni incalcolabili alla già devastata economia del paese. Alcuni manifestanti, secondo vari testimoni, brandivano armi da fuoco ed hanno aggredito i passanti facendosi consegnare denaro, telefoni cellulari e gioielli.

Lo scorso marzo, la comunità internazionale si è impegnata a fornire a Haiti 10 miliardi di dollari su 10 anni per la ricostruzione. Il processo deve essere gestito da una commissione presieduta dal premier Jean Max Bellerive e dall’ex presidente statunitense Bill Clinton nella sua veste di emissario dell’Onu. Anche la commissione è contestata ed alcuni oppositori sostengono che la sua creazione viola la sovranità di Haiti e la sua costituzione.