I gesuiti contro Berlusconi: "Governo fallimentare"

Pubblicato il 4 Novembre 2011 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 4 NOV – ''Sull'idea di politica come servizio al bene comune il divario tra auspicio e realta' si e' tramutato in abisso''. E' il drastico giudizio che i Gesuiti della rivista internazionale Popoli danno dell'attuale governo in un editoriale nel numero di novembre, sul tema ''I cattolici nell'Italia post-Berlusconi''.

Nell'articolo si parla di ''un leader screditato a livello mondiale, un esecutivo traballante e un parlamento sempre piu' lontano dai cittadini'', e si traccia un bilancio ''fallimentare'', su aspetti come l'immigrazione, la politica estera, la cooperazione, la gestione della crisi economica. ''La politica -. scrive Popoli – e' oggi anzitutto strumento per favorire se stessi e i propri amici e per troppi anni e' piaciuta l'idea che denaro, machismo, xenofobia e ottimismo a buon mercato fossero gli ingredienti giusti per la leadership, non importa se con imbarazzanti cortocircuiti tra etica pubblica e privata, tra family day e bunga bunga, battaglie per il crocifisso e barzellette con bestemmie''. E a proposito degli attuali interrogativi nel mondo cattolico ''sugli scenari del dopo Berlusconi'', i gesuiti di Popoli suggeriscono che ''ancora piu' vitale e' chiedersi come superare quella cappa di individualismo, localismo e allergia alle regole che ha trovato nell'uomo di Arcore e nel 'berluscoleghismo' una perfetta incarnazione, ma che certo non e' nata con Berlusconi e non si dissolvera' magicamente senza di lui''.