Ignazio Marino al ristorante con la moglie. Pagava il Comune

Ignazio Marino al ristorante con la moglie. Pagava il Comune
Ignazio Marino al ristorante con la moglie. Pagava il Comune

ROMA – Ignazio Marino sarebbe andato al ristorante “con la moglie”, altro che impegni di lavoro. E pagava il Comune di Roma. La denuncia arriva da un ristoratore, Maurizio, uno dei titolari della Taverna degli amici, a due passi dal Campidoglio. Il ristoratore è stato intervistato da Lorenzo D’Albergo di Repubblica. Il Corriere della Sera invece parla di una cena con un prete ad Alessandria, cena che, scrive Ernesto Menicucci, secondo il sacerdote citato dalla nota spese del sindaco non si sarebbe mai svolta.

Questa è parte dell’intervista pubblicata da Repubblica:

Ma è sicuro che il sindaco fosse qui con la moglie? La nota allegata alla ricevuta spiega che il sindaco ha cenato alla Taverna degli amici con un rappresentante della World health organization.

“Se c’è una spesa intestata al Comune, ci dovrebbe essere anche una fattura. Dovrei vedere la ricevuta. Fammela vedere. Ecco il vino: 55 euro. Coperto per due, è scritto sulla prima riga della fattura. E l’unica volta che ho visto Marino in questo ristorante era con la moglie, era seduto a quel tavolo là (il proprietario del ristorante indica un tavolino all’aperto, protetto da un dehors e una siepe verde, ndr)”.

Per quanto riguarda invece l’altra cena, Menicucci scrive che forse non si è mai tenuta:

Tra le «cene istituzionali», quelle che secondo lui sono state fatte tutte «per affrontare i problemi della città», ce n’è una, pagata da Marino a Torino — scrive lui — a «don Damiano Modena», autore del libro «Carlo Maria Martini: il silenzio della parola». Il 4 maggio 2015 c’è una presentazione dell’opera ad Alessandria e Marino, che del cardinal Martini era amico, viene invitato. La serata si svolge in piazza De André, dalle 19 alle 22.30, con una «pausa buffet» alle 20.30.

Unici ospiti, don Modena e Marino. Secondo le note spese presentate dal sindaco, quella sera lui e don Damiano chiudono la serata trasferendosi da Alessandria a Torino (ci vuole almeno un’ora), si siedono al ristorante «Tre Galli» ed entro le 23:44, data di emissione della ricevuta, si mangiano un piatto di carne cruda, un vitello tonnato, un piatto a testa di agnolotti, un sottofiletto fassone per uno, una selezione di formaggi e si bevono una bottiglia di «Gattinara Tre Vigne» da 37 euro. Un record assoluto. La cena, però, è smentita dallo stesso don Modena che, al Corriere, racconta: «Ricordo la presentazione del libro. Ma non ricordo la cena con Marino». Il sindaco scrive che da Alessandria, dove era la serata, avete poi cenato a Torino e che eravate da soli. È andata così? «Mi pare di no. Sicuramente io sono rimasto ad Alessandria quella sera, ho dormito lì da amici».

 

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