ROMA – La caduta, maldestra e pubblica, prima. La febbre primaverile che lo costringe a letto e lo fa rinunciare ai comizi elettorali. Pochi, eppure significativi, segnali ci ricordano che Berlusconi trascina sempre più a fatica gli acciacchi dell’età.
Ha 79 anni e forse dimentico dell’inconfutabile dato anagrafico continua imperterrito nel progetto del partito Repubblicano, progetto del quale, ben inteso, sarebbe il leader. Giovedì mattina Berlusconi era atteso all’aeroporto di Bari per una giornata pugliese: incontri elettorali e comizi al fianco della candidata di Forza Italia Adriana Poli Bortone.
La situazione non è rosea: Raffaele Fitto appoggia, nella sua regione di origine, un altro candidato pur essendo formalmente ancora dentro Forza Italia. E il partito qualche giorno fa è uscito dal voto in Trentino con un magro 4%.
Pochi giorni prima la pubblica caduta da un palco ligure, anche lì era a sostegno del candidato alle Regionali Giovanni Toti. Inciampa, va lungo, si rialza subito e la butta sul ridere: “Colpa della sinistra”. Ma il sorriso amaro restituisce l’immagine di un leader stanco e, banalmente, ormai anziano per star dietro a tutti i veleni della politica dai quali a volte una provvidenziale febbre sembra salvarti in corner.