ROMA – Il caso Laura Boldrini: sequestrate le foto del fake. La Procura della Repubblica di Roma ha disposto il sequestro delle foto diffuse in rete di una falsa Laura Boldrini nuda. Si trattava di un fake, come nel gergo del web vengono definiti fotomontaggi e attribuzioni ingannevoli quando non totalmente falsi di identità posticce tramite fotografie, filmati ecc… Il sostituto procuratore Luca Palamara, ricevuta la denuncia dalla Camera dei Deputati, ha proceduto alla notifica del sequestro e alla rimozione della fotografia. La quale, ricordiamo, ritraeva una donna che veniva spacciata per l’attuale Presidente della Camera, “con i seni e il pube in evidenza accostata a un’altra ritraente effettivamente la stessa persona offesa in una copertina della rivista Famiglia Cristiana”.
L’intento allusivo e denigratorio era parso evidente fin da subito. Blitz Quotidiano, che ha riportato la notizia, ha pubblicato le foto incriminate con gli adeguati dispositivi per nascondere le parti intime esibite. Ha debitamente denunciato come falsa la foto e stigmatizzato con un commento modalità e scopi della montatura tramite web (“Laura Boldrini nuda su Facebook”: la rete si fa male da sola”). La Procura ha individuato nel profilo Facebook di Antonio Mattia la sorgente dell’emissione internet del falso, circostanza della quale anche Blitz ha prontamente dato notizia. Antonio Mattia, sul suo profilo facebook, ha scritto in proposito:
“Tre volte nella mia vita sono stato “contattato” dalla polizia postale. La prima volta è quando scrissi dell’ex consigliere regionale Angelo Brancaccio attualmente sindaco di Orta di Atella (Ce), pluripregiudicato con pendenze ancora in corso per lo scempio edilizio in una città ad altissimo tasso mafioso; La seconda volta fui invitato a rimuovere “atti pubblici” da dove si evincevano gravi reati in quel di Frattamaggiore. Stasera ho avuto visita addirittura visite a casa a causa di una foto della Boldrini. In tutti e tre i casi sono stato “identificato” il che vuol dire taci e fai il bravo. Ma se io il “bravo” non l’ho mai fatto……”
Il sito Giornalettismo, nel seguire la vicenda, si interroga anche sulla provenienza della foto della donna associata al presidente della Camera. Risulta, spiega il sito, che la foto che ritrae una donna mora, formosa e senza veli, è stata presa da un sito internet che raccoglie foto di nudisti in spiaggia.
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