Il futurista: "Ad Arcore il 'patto della prostata'"

ROMA – ''Lontani i tempi dell'ormai famoso patto della crostata: oggi nella residenza di Arcore, più che un patto stretto con una crostata, vista la consistenza e l'età dei partecipanti, si potrebbe parlare di un patto della prostata''.

Così un corsivo apparso oggi sul futurista, quotidiano online e settimanale diretto da Filippo Rossi, nel quale si utilizza la metafora di un incontro datato 1996, per commentare il vertice odierno. Si era poco dopo la vittoria dell'Ulivo nel '96 e il segretario del Pds, Massimo D'Alema, ebbe l'idea di iniziare a dialogare con l'opposizione.

''Oggi quel patto anziché avere come portata principale quella crostata, ha invece lo status di Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. E che – si legge nel corsivo – niente di più, rappresenta la proiezione plastica di due marpioni che non si staccano da incarichi e da immaginari collettivi: con i rispettivi limiti, con gli staff immobili, con sensi ormai appannati da anni di battaglie e di esecutivi. E che proprio per questo dovrebbero cedere il passo, ma non in maniera fittizia come fatto qualche giorno fa dal premier con Angelino Alfano alla guida del Pdl. Ma realmente, e senza artifizi. Quel patto, e oggi questo, danno il polso del paese. Con mesi trascorsi senza il vero ricambio, dove le novità semplicemente hanno abitato altrove. Dove, tra scuse per mascherare grandi sconfitte e giustificazioni infantili per depistare insinuazioni su abitudini personali, si è solo perso il senso della misura''. ''Già pronto il nuovo slogan, che suggellerà proprio il nuovo patto tra Silvio e Umberto: più pappagalli per tutti. E arrivederci alla freschezza del nuovo'', conclude Rossi.

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