Il governo Monti secondo Storace: “Tecnici, politici e trombati”

ROMA, 29 NOV – ''Tecnici, politici e trombati'': cosi' Francesco Storace sintetizza, sul suo blog, il completamento della squadra di governo di Mario Monti.

''Finalmente – scrive – e' giunta a conclusione la telenovela dei sottosegretari del governo Monti. Una spruzzata di viceministri, un plotone di sottosegretari e alla fine si sono decisi a comporre l'intera struttura di governo. Con qualche promessa mancata, pero'. Ad esempio – prosegue il leader de La Destra – e' finita la favola dei tecnici, hanno dovuto dare spazio all'appetito dei partiti che il popolo aveva confinato all'opposizione. Due sottosegretari, D'Andrea e Magri, vengono dalla politica politicante, allevati nel Pd e nell'Udc. In piu' si sono dovuti inventare un nuovo ministro della Funzione pubblica. Se n'erano scordati in prima battuta''.

''Poi, una soddisfazione anche per noi, in fondo. Al Viminale non e' approdato quel Rughetti segretario generale dell'Anci, sul quale avevamo sollevato il dubbio del conflitto di interesse per il suo ruolo nell'associazione dei Comuni. E' stato fatto fuori e gia' che per lui sono contento per i suoi livorosi sponsors. Tra questi – continua Storace – si era distinto per cattiveria il solito Alemanno che, anziche' impicciarsi del Comune di Roma (come se non avesse gia' abbastanza problemi, altro che occuparsi del governo) mi aveva bollato con parole durissime, sostenendo che i miei dubbi erano 'fuori luogo' e altre amenita' del genere. Risultato: al Viminale tre sottosegretari, ma non il dirigente dei Comuni italiani. Ed e' giusto cosi'''.

''Per il resto, siamo in attesa che Monti si decida a governare. Il 5 dicembre sara' il d-day delle strombazzate misure che saranno adottate per far fronte agli impegni internazionali dell'Italia. In realta' arrivera' un'autentica mazzata sociale e spero che il Pdl ci pensi bene prima di farla passare. C'e' un popolo che teme quel giorno. E guai ad auspicarlo, invece, da parte della politica. Prendano i voti – conclude il segretario de La Destra – dicano ai cittadini che cosa hanno in testa e si facciano eleggere. Altrimenti e' presa in giro. E a noi non va bene'', conclude.

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