Il governo punta sul golf: pronte all’uso anche aree naturali protette

Incentivare il gioco del golf in Italia, costruendo nuovi impianti anche “in aree naturali protette previo il nulla osta dell’ente parco nazionale e dell’ente gestore delle aree marine protette” consentendo la costruzione di strutture ricettive per “garantire i servizi e il pernottamento per i turisti”.

Sono queste alcune delle misure previste dal disegno di legge del governo, di cui l’Ansa è entrata in possesso, che è stato all’esame preliminare del preconsiglio dei ministri di oggi e che potrebbe finire sul tavolo del Cdm di venerdì.

Si tratta in tutto di quattro articoli e l’obiettivo, si legge, è quello “di promuovere la diffusione del gioco del golf” anche attraverso “un piano di promozione del turismo sportivo”. Saranno le “Regioni – si sottolinea nel testo – sentiti gli enti locali, e d’intesa con gli enti parco nazionali e gli enti gestori delle aree marine protette, a individuare i siti più idonei” per la costruzione degli impianti.

Il ddl prevede anche la possibilità che vengano “edificate, solo successivamente alla costruzione del campo da gioco, strutture di ricezione turistica”. Nella relazione tecnica, si spiega che si tratta di strutture volte a “garantire i servizi e i pernottamenti per i turisti fruitori del campo da golf e del territorio circostante”. Da un punto di vista delle coperture, si legge sempre nella relazione tecnica, il provvedimento “non comporta alcun onere”.

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