Il “mini indulto” di Berlusconi: “Ai domiciliari l’ultimo anno di carcere”

Pubblicato il 16 Aprile 2010 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA

Berlusconi sta preparando un “mini indulto”. La soluzione adottata nelle sue dichiarazioni al vertice antimafia: “Far scontare ai detenuti l’ultimo anno di carcere ai domiciliari”. Il premier è consapevole della riluttanza anche nel centro destra, Lega in primis, ad adottare provvedimenti impopolari per l’elettorato di riferimento.

Ma il governo deve fronteggiare emergenze come il sovraffollamento delle carceri. E’ significativo che nella prima parte dell’anno si sono verificati già 20 suicidi. Una risposta va data e in fretta: un decreto legge per dare un regime di detenzione domiciliare a coloro a cui manca un anno solo di carcere sembra la soluzione più digeribile.

Berlusconi ha poi sottolineato che la cosiddetta “messa in prova” non porta con sé rischi di fuga: “Non avrebbero interesse a scappare perché altrimenti si vedrebbero raddoppiare la pena”.

Un “mini indulto” quello proposto da Berlusconi che però potrebbe trovare il forte disappunto della Lega ma anche l’acerrima opposizione dell’Idv. Quando passò la legge sull’indulto fu infatti infatti promossa dalle grandi forze di destra e sinistra, riscontrando parere negativo in Di Pietro e Bossi.