Ilaria Cucchi, la sua visita di solidarietà ad Alfredo Cospito è segno e testimonianza. Segno di identità che la sorella di Stefano, un ragazzo massacrato di botte dai Carabinieri (sentenze lo affermano), trasferisce a Cospito teorico e praticante dello sparare allo Stato, ai suoi simboli e uomini e sparare anche al capitalismo, ai suoi uomini in carne e ossa (sentenze lo affermano). La visita di Ilaria Cucchi ha la funzione dell’investitura massima che si può nella liturgia del progressismo, l’investitura, il conferimento a Cospito del ruolo e titolo di martire. Investitura che avviene per via diretta, con una sorta di imposizione della mano della massima autorità in tema, Ilaria Cucchi appunto, sul capo di Cospito mentre è lui nelle mani dei suoi potenziali aguzzini. Potenziali aguzzini, strutturali aguzzini, aguzzini congenito: sono lo Stato no?
Il Collettivo di Lettere, Facoltà alla Sapienza
Un gruppo di universitari unito in comune volontà e aspirazione da darsi il nome di Collettivo ha sviluppato obiettivo politico, tesi etica e valore sociale. Li ha riassunti in “Tutti e tutte liberi”. Punto. Liberi dall’oppressione carceraria. A cominciare da Cospito. Quindi l’annuncio che la Facoltà , o meglio la sua sede, da stanotte sarà occupata. Per diventare avamposto della lotta di liberazione di tutti e tutte i Cospito.
Magari qualcuno a Sanremo
Non sono certo mancati in questi giorni appelli, firme, pronunciamenti contro chi e cosa detiene Cospito e mette a repentaglio la sua vita. appelli, firme, pronunciamenti di cantanti e attori (e intellettuali, le categorie di appartenenza e attività tendono a sovrapporsi). Magari qualcuno a Sanremo… Una spilla, un verso, una nota, qualcosa che accenni e omaggi il bisogno di umanità per Cospito…
Guevara e Silvio Pellico fusi in Cospito
Qualcosa spinge e convince un bel po’ di progressismo a raccontarsi e raccontare quel che accade come Che Guevara e Silvio Pellico si fossero fusi in Cospito Alfredo. L’eroe della rivoluzione e il martire dello Spielberg in una persona sola. Cosa è questo qualcosa che spinge e convince? L’ignoranza è il motore primo, l’ignoranza, voluta e lodata, di chi sia Cospito e di cosa abbia fatto. Ma il motore resterebbe subito muto e immobile senza carburante. E il carburante, anche stavolta come sempre nelle tragicommedie umane, è la stupidità . Sì, la stupidità che porta, e solo lei può riuscirci, a immaginare Cospito, i suoi scritti, le sue parole, le sue bombe, il suo sparare alla gente niente meno che come la rivoluzione contro il Potere, tutti i Poteri. La stupidità che attanaglia e muove e motiva tutti coloro che credono di vedere in Cospito un martire della libertà .
Cospito che dal carcere e sotto l’attenzione mediatica massima possibile dice: no, io il no alla violenza non lo dico. Cospito raccontato come il mahatma Gandhi che digiuna per la libertà . Che pena, che profonda pena. Non quella che sta scontando Cospito ma quella che fa il progressismo ridotto a caricatura di se stesso. Dopo aver visto e vissuto nel proprio paese esiti e modalità della lotta armata allo Stato, è penoso, miserabilmente penoso fare di un Cospito un eroe e martire. Ma che ne sanno di storia, etica, Stato, libertà , rivoluzioni, diritti? Nulla ne sanno, nulla sanno di quel che dicono. Possono solo sperare che qualcuno li perdoni perché non sanno quel che fanno.