Immigrazione, c’è l’accordo Governo-Regioni. Il testo del documento

Sbarchi a Lampedusa (foto LaPresse)

ROMA – ”Abbiamo definito un accordo con un documento che vede la necessità  di affrontare in modo coordinato – con Regioni, Province e enti locali – la questione immigrazione, condividendo su tutto il territorio nazionale la possibilità di utilizzare l’articolo 20”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto che ha aggiunto: ”E’ prevalsa la linea del dialogo”.

Ecco il testo dell’accordo: ”Il Governo, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali, preso atto che il governo per affrontare l’emergenza umanitaria ha assunto la determinazione, anche sulla base del confronto con Regioni ed enti locali, di avvalersi dell’articolo 20 del testo unico sull’immigrazione, ribadiscono che tutte le istituzioni della Repubblica responsabilmente si impegnano ad affrontare questa emergenza umanitaria con spirito di collaborazione e solidarieta”’.

”Ciò – prosegue il documento –  impegna tutti i livelli della Repubblica ad esser coerenti e conseguenti a questa scelta politica”.

Governo, Regioni, Province ed enti locali concordano quindi di integrare l’accordo già siglato il 30 marzo con questi punti: innanzitutto, il governo si impegna a avviare una iniziativa verso l’Ue per dare corso all’articolo 5 della direttiva n.55 del 2001; i destinatari del permesso di soggiorni dell’art. 20 che opteranno per la permanenza in Italia saranno assistiti su tutto il territorio nazionale e di ciò si fa garante il Governo; il piano per l’accoglienza dei profughi sarà presentato entro 10 giorni attraverso il sistema di protezione civile nazionale che deve prevedere step si attuazione per singola Regione, tenendo conto delle assegnazioni già realizzate in queste settimane e mantenendo così in ogni fase l’equa distribuzione sul territorio nazionale. Viene ripristinato il tavolo presso il Dipartimento nazionale della Protezione civile con il sistema della Protezione civile regionale, integrato dai rappresentanti di Anci, Upi e Regioni.

Gli ultimi tre punti dell’accordo riguardano il finanziamento che deve essere assicurato, che deve essere ”adeguato e capiente per sostenere l’emergenza ” al Fondo presso il Dipartimento nazionale della Protezione civile. Inoltre si da’ piena attuazione all’accordo precedente nella parte relativa ai minori stranieri non accompagnata. Infine si dice che questo nuovo sistema di ”accoglienza diffusa sull’intero territorio nazionale consente di superare l’attuale gestione degli immigrati irregolari”.

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