Immigrazione, 170 clandestini in Italia nel primo quadrimestre del 2010: 96% meno del 2009

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni

Dall’1 gennaio al 4 aprile del 2010 sono arrivati in Italia 170 clandestini, rispetto ai 4.573 dello stesso periodo del 2009: il calo è stato di oltre il 96%. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

Per la maggior parte, ha spiegato Maroni, «sono stati trovati già sul territorio nazionale, portati da barche e pescherecci. La stragrande maggioranza è partita non dalla Libia, ma dalla Tunisia e da altri Paesi». Il ministro ha quindi ribadito le sue critiche alla Europa, che non farebbe abbastanza per supportare gli sforzi dei Paesi, come l’Italia, più esposti ai flussi di clandestini in arrivo dall’Africa.

«La Ue – ha osservato – non ha accettato la suddivisione delle responsabilità per quanto riguarda i richiedenti asilo. Sostanzialmente dicono: ‘arrivano in Italia, quindi ve li tenete voì. Ma se l’Unione è davvero tale è giusto che siano tutti i membri a farsi carico di questo peso, non solo i Paesi di frontiera».

«Dopo il nostro accordo con la Libia – ha proseguito – c’è stata una modifica delle rotte. Ora i flussi passano ad Est verso la Grecia e ad Ovest, verso la Spagna. Questo risolve i problemi dell’Itala, ma non dell’Europa». Maroni ha anche auspicato un potenziamento di Frontex, l’agenzia europea delle frontiere.

Maroni ha affermato che l’obiettivo del governo è quello di «aprire nuovi Cie per aumentare di 1000 posti la capienza di questi centri». «Abbiamo già individuato – ha spiegato Maroni – alcuni siti potenzialmente idonei, strutture del demanio vicino ad aeroporti, da aprire nelle regioni ancora privi di Cie, come Veneto, Toscana, Marche, Campania. Discuterò di queste proposte con i nuovi governatori».

Gestione cookie