Emergenza immigrazione. Lombardo si decide: “Collaboriamo, ma basta rinvii”

Pubblicato il 29 Marzo 2011 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

Raffaele Lombardo (foto Lapresse)

ROMA – Il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo si dice ”pronto a collaborare perche’ si individui anche in Sicilia un altro punto d’arrivo. Altrimenti – suggerisce – li imbarchino, organizzando 4-5 grandi navi dove far approdare i barconi in arrivo dal Nord Africa e dove svolgere le attività di identificazione, perquisizione e controllo sanitario che oggi vengono fatte a terra. Poi, con navi spola o con aerei direttamente dall’aeroporto di Lampedusa, si trasportino tutte queste persone alle destinazioni finali”.

”Entro mercoledì si dovrà evacuare l’isola e impedire altri sbarchi. O il governo fa funzionare gli accordi con Tunisi oppure Lampedusa non può  essere il primo approdo per i migranti. Li portino a Porto Empedocle, se ce la fanno”.

In un’intervista al Sole 24 Ore, afferma Lombardo, Maroni ”mi ha chiesto collaborazione e non posso negargliela. Pero’ dovevano cominciare a occuparsi subito del problema. Lampedusa è stata condannata alla morte civile, sociale, umanitaria e sanitaria. Le madri sono pronte allo sciopero della fame e ad andare a Roma a fare l’inferno”.

Lombardo ricorda quanto fatto dalla sua Regione per fronteggiare l’emergenza. ”Abbiamo inviato seimila metri cubi d’acqua potabile, assicurato lo smaltimento straordinario dei rifiuti per 250mila euro, mandato 800mila euro di contributi per i pescatori, potenziato il servizio sanitario, aggiungendo tra l’altro un secondo elicottero che ha gia’ salvato due vite”. Inoltre, aggiunge, ”siamo pronti a mandare la cucina da campo e tutto ciò che serve”.