I cittadini dell’Unione europea che soggiornano nel nostro paese oltre i 90 giorni senza avere i requisiti previsti dalla normativa europea, potranno essere espulsi per motivi di ordine pubblico esattamente come avviene nei confronti degli extracomunitari. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, sottolineando che il provvedimento si trova nel disegno di legge che, assieme ad un decreto legge, compone il nuovo pacchetto sicurezza.
”C’è una norma europea – ha spiegato il ministro – la 38 del 2004, che prevede che se un cittadino dell’Unione europea vuole risiedere stabilmente in un paese oltre i 90 giorni deve rispondere a determinati requisiti e cioè avere un lavoro, un reddito e un’idonea abitazione. La violazione non è oggi sanzionata e dunque noi introduciamo una sanzione che e’ l’invito ad allontanarsi” per il cittadino comunitario.
Se questo invito non viene rispettato, ha aggiunto Maroni, ”è prevista l’espulsione del cittadino comunitario per motivi di ordine pubblico”. La norma è stata inserita nel disegno di legge e non nel dl perchè il governo ha voluto ”notificare la proposta alla Comunità Europea per sapere se la commissione è d’accordo o meno”. ”Al di là delle polemiche che hanno accompagnato le politiche del governo in termini di immigrazione – ha concluso il ministro – l’Italia non ha avuto alcuna censura sulle politiche messe in atto”.