Immigrazione, Sacconi: “Cittadinanza a punti e integrazione graduale”

Maurizio Sacconi

Entro fine anno il ministro del Welfare Maurizio Sacconi presenterà la sua proposta di “Piano nazionale per l’integrazione nella sicurezza” degli immigrati in Italia che prevederà la possibilità di acquisire la cittadinanza con  una sorta di meccanismo “a punti”, con riconocimenti graduali legati non tanto al tempo quanto al livello individuale di inserimento di integrazione del singolo straniero nella realtà italiana.

Lo annuncia il ministro del Welfare Maurizio Sacconi: «La soluzione di una ‘cittadinanza a punti’ – spiega Sacconi – può definire e monitorare il percorso di integrazione di chi vuole diventare italiano, passando da un criteri meramente cronologici-quantitaivi a requisiti anche di tipo valutativo-qualitativi». E questo perché «il tema della cittadinanza non è un requisito ma una conquista» che chi viene a vivere e lavorare in Italia deve saper realizzare. Le Istituzioni dovranno offrire opportunità effettive all’integrazione degli immigrati, garantendo piena parità di accesso al lavoro, alla conoscenza, alle prestazioni sociali, sul presupposto di tre impegni che saranno richiesti: una residenza stabile in Italia, l’osservanza delle regole, il rispetto dell’identità nazionale e la conoscenza della lingua».

Un altro tema da affrontare, spiega il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, è il capitolo della casa: «Elemento imprescindibile della convivenza civile di una vita dignitosa».

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