Imola: Salvini appeso a testa in giù sull’albero di Natale in centro

Imola: Matteo Salvini appeso a testa in giù sull'albero di Natale in centro
Imola: Salvini appeso a testa in giù sull’albero di Natale in centro

IMOLA – Matteo Salvini a testa in giù sull’albero di Natale del centro di Imola. Il vicepremier e ministro dell’Interno è apparso, nel cuore della città, in piazza Matteotti, su volantini appesi all’abete a testa in giù e con sotto scritto “L’appeso”. L’episodio è stato segnalato questa mattina ai carabinieri da un cittadino. I militari hanno provveduto a rimuoverli ed acquisirli. Troppo facile l’analogia con Benito Mussolini, appeso a testa in giù a Piazzale Loreto.

Non risultano, riporta il Resto del Carlino locale, firme e quindi rivendicazioni del gesto. I volantini sono stati apposti presumibilmente la scorsa notte. Netta la condanna di esponenti locali del Carroccio. “Alla vigilia di Natale registriamo l’ennesimo oltraggio ai danni del ministro dell’Interno”, scrivono Marco Casalini, segretario Lega Imola, Daniele Marchetti, consigliere regionale Lega e Simone Carapia, capogruppo del Consiglio Comunale Lega, che chiedono “alle autorità di fare il possibile per individuare i responsabili”.

Non è il primo episodio del genere a Imola. Ad aprile il vicepremier Salvini era comparso su volantini, incollati a un manifesto elettorale del candidato sindaco di centrodestra, e raffigurato con un cappio al collo accompagnato dalla scritta “Lega stretto”.

“Questa volta – scrivono Casalini, Marchetti, Carapia – la fantasia di chi evidentemente non ha altro da fare che sfogare le proprie frustrazioni in questo modo, ha partorito l’idiozia del giorno: manifesti con Matteo Salvini a testa in giù appesi all’albero di Natale in piazza a Imola. Evidentemente – proseguono – qualcuno non gradisce la fermezza con cui il nostro segretario federale sta iniziando a riportare un po’ di ordine e sicurezza in questo Paese. Se ne facciano una ragione, questi atti non ci intimoriscono, anzi rafforzano le nostre convinzioni”. Sul caso interviene anche la senatrice bolognese del Carroccio Lucia Borgonzoni che pubblica su Facebook le foto delle vignette e scrive: “Mi auguro che vengano messi in galera per un po’ sti poveracci….così da schiarirgli le idee”.

Ma Salvini non si mostra preoccupato per quanto accaduto: “E’ da sei mesi, da quando faccio il ministro che ricevo minacce lettere anonime proiettili, manichini bruciati, insulti, non mi toccano – ha detto il ministro durante una visita in questura a Milano -. E’ di pessimo gusto perché il Natale è festa dei bambini, se vogliono dimostrare la loro idiozia potrebbero farlo dopo la feste, ma non mi tocca”.

Gestione cookie