Quanti sono gli “impresentabili” candidati? Pdl in testa, poi Lega e Lista Monti

ROMA – Tolti gli impresentabili, o almeno i casi più eclatanti, il prossimo parlamento sarà davvero pulito? Se lo chiede La Stampa che ha analizzato i candidati di tutti i partiti prendendo lo spunto da un sondaggio dell’Istituto Piepoli che ipotizza la composizione e le percentuali assegnate ai partiti che, allo stato attuale, potrebbero uscire dal voto di febbraio. Il risultato è che il partito con il tasso più alto di candidati non immacolati è il Pdl. Ecco cosa scrive La Stampa:

Considerando Udc, Fli e Lista Monti come un unico gruppo (al Senato si presentano sotto lo stesso simbolo), il partito con il tasso più alto di candidati con guai giudiziari è il Pdl (5%), seguito a brevissima distanza dalla Lega (4,8%), con la coalizione che sostiene il Professore all’1,4% e il Pd a 0,8%. Massima pulizia (secondo i parametri sopra spiegati) per gli altri partiti che dovrebbero eleggere deputati o senatori, vale a dire Sel, Rivoluzione Civile, Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia. Se andiamo invece a separare i tre partiti del centro, emerge chiaramente come gli unici candidati «con macchia» della coalizione siano tutti dell’Udc: vale a dire il 7,7% di quelli che saranno eletti in Parlamento.

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