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Impresentabili, De Luca presenta una denuncia-querela contro la Bindi

di Lorenzo Briotti |2 Giugno 2015 15:35

Vincezo De Luca (Ansa)

NAPOLI – Vincenzo De Luca, vincitore delle Regionali in Campania, inserito tra gli ‘impresentabili’, ha presentato a Salerno una denuncia per diffamazione nei confronti dell’onorevole Rosy Bindi.

Si chiede alla Procura di Roma di procedere nei confronti del presidente dell’Antimafia per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali, abuso d’ufficio.

In mattinata, in un’intervista aveva parlato della legge Severino: “In ogni paese civile i governanti vengono scelti dai cittadini con un voto democratico. Mi auguro ovviamente che su questo principio ci sia accordo nel Paese e il Parlamento risolva rapidamente la contraddizione legislativa che si è aperta”. Intervistato dal Mattino, De Luca aveva detto che “tutti riconoscono che siamo di fronte a un aborto di diritto e anziché decidere di eliminare questa distorsione si attardano in polemiche inutili, invece di sollecitare il Parlamento a fare il suo dovere rispettando la volontà dei cittadini”.

“Bene ha fatto, in modo particolare il governo, a non decidere prima delle elezioni regionali. Avremmo avuto una valanga di polemiche e di accuse di favoritismo”. “Ora, però, – ha detto de De Luca – è venuto il tempo di decidere non solo sulla base del diritto e della Costituzione ma anche in virtù del buonsenso”. Cosa potrà accadere nei prossimi giorni a Palazzo Santa Lucia con la legge Severino vigente?

“Assolutamente nulla. Andremo avanti garantendo serenamente la governabilità della Regione nel rispetto delle leggi vigenti. Nomineremo una giunta segnata da molte professionalità, aperta alla società civile, e andremo avanti con assoluta tranquillità”. L’ipotesi di personaggi politici al mio fianco? “Sarà una giunta con grandi competenze e aperta alla società”.

Anche sulle pagine del Corriere della Sera De Luca ha escluso la possibilità di un vuoto di potere: “Se prima non vengono insediati gli organi non può diventare efficace l’eventuale provvedimento di sospensione, perché di quello deve prendere atto comunque un consiglio regionale già nella pienezza delle sue funzioni. Come si vede, il paventato vuoto di potere è solo una invenzione propagandistica”.

 

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