Imu, Baretta: “Rata settembre sarebbe presa giro, trovare 2mld”

Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia (LaPresse)
Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia (LaPresse)

ROMA – La rata dell’Imu ”non pagata a giugno non può essere fatta pagare a settembre. Sarebbe una presa in giro. Quindi vanno trovati i due miliardi che servono a coprirla”.

Lo afferma il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta in un articolo su ‘Europa’, ribadendo la necessità su ”superare l’Imu e adottare una tassa comunale sui servizi”, la cosiddetta ‘service tax’. Nel trovare i due miliardi che servono a coprire l’eventuale sospensione dell’Imu a settembre, spiega Baretta, ”dobbiamo affrontare l’elenco delle priorità che ci coinvolgono da qui a dicembre.

Non dimentichiamo, infatti che il 1 ottobre scatta l’aumento dell’Iva e che sarebbe meglio evitarlo; che la cassa in deroga va esaurendo le risorse disponibili e che gli esodati aspettano delle risposte. In agenda, però, anche se con riferimento al 2014, ci sono la riduzione del cuneo fiscale e la riforma, o almeno l’allentamento, del patto di stabilità”.

Secondo Baretta ”la tassa sugli immobili, così come finora concepita, va superata a favore di una imposta locale sul servizio che il cittadino riceve dal proprio comune”: una riorganizzazione del sistema di imposte, ”che parta dal superamento di Imu e Tares a favore di una nuova imposta comunale di servizio (che, in prospettiva, ricomprenda anche le altre fattispecie di imposte locali) rappresenta la soluzione migliore dal punto di vista teorico e gestionale. La service tax ha, inoltre – precisa -, il vantaggio politico di abolire l’Imu. Il che risponde alle richieste del Pdl. Ma la sua trasformazione in una tassa comunale sui servizi risponde anche alle preoccupazioni del Pd”.

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