Imu, seconda rata a rischio. Servono 3,4 miliardi

Imu, seconda rata a rischio. Servono 3,4 miliardiROMA – Non solo Iva. Torna la questione Imu. secondo quanto scrive Mario Sensini sul Corriere della Sera il Documento di economia e finanza approvato venerdì 20 settembre dal governo Letta lascia presagire che anche la seconda rata dell’imposta sulla casa possa dover essere pagata. La questione è una: servono soldi.

A preoccupare il premier Enrico Letta e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, non è solo lo sforamento deficit-Pil al 3,1%, di uno 0,1% oltre il tetto fissato dall’Unione europea. Mancano i soldi. Ad oggi non ci sono i fondi per coprire l’eventuale mancato gettito dell’Iva al 22%, che sarebbe un miliardo entro la fine del 2013, e e quello dall’abolizione della seconda rata dell’Imu, cioè 2,4 miliardi.  Tre miliardi e 400mila euro che al momento non si sa dove trovare. Ci sono solo 300 milioni trovati con la spending review, che andranno a finanziare le missioni “di pace” e l’intervento umanitario in Siria.

Se per quest’anno va così, nel 2014 il rapporto deficit-Pil dovrebbe scendere al 2,3% senza ulteriori manovre correttive. Si dovranno, però, trovare i soldi per rifinanziare la cassa integrazione in deroga e le missioni di pace, per un totale di 3 miliardi di euro, che porteranno il deficit al 2,5%. Per cui se si vorrà ridurre il cuneo fiscale, rimodulare l’Imu o riordinare l’Iva i soldi andranno trovati.

 

 

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