ROMA – ''Viene riportata alla luce una vecchia informativa di polizia, elaborata da alcuni esponenti della Guardia di Finanza, con la quale si cerca di coinvolgermi in vicende dalle quali sono totalmente estraneo e di cui non so nulla''. Lo dice il presidente del Copasir Massimo D'Alema parlando dell'informativa della Guardia di Finanza di Bari sul faccendiere Francesco Ritella citata, tra l'altro, in un articolo sul 'Corriere della Sera'.
''Tale informativa, d'altro canto – aggiunge D'Alema – non ha dato luogo ad alcuna iniziativa giudiziaria, data la sua vaghezza e infondatezza, ne' io sono stato mai ascoltato neppure come teste nelle indagini sulle vicende citate''. L'informativa, che secondo quanto riporta il 'Corsera' sarebbe citata nelle carte dell'inchiesta sulla sanita' pugliese nella quale e' indagato il senatore Alberto Tedesco, ricostruisce l'attivita', tra il 2007 e il 2009, di un presunto 'comitato d'affari' capeggiato da Ritella. Quest'ultimo, accusato di corruzione, avrebbe speso il nome di D'Alema per ottenere favori come, cita sempre il 'Corriere', l'accreditamento della clinica Kentron che non aveva i requisiti sufficienti per ottenerlo.