Inchiesta G8, Bertolaso: “Non escludo richiesta trasferimento degli atti da Perugia e Roma”

Pubblicato il 9 Giugno 2010 - 14:10 OLTRE 6 MESI FA

Guido Bertolaso

Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, potrebbe chiedere il trasferimento degli atti dell’inchiesta di Perugia sugli appalti, nella parte che lo riguarda, alla Procura di Roma. E’ quanto ha detto lo stesso Bertolaso a margine della presentazione della campagna anti-incendi, ribadendo comunque la sua disponibilità a farsi sentire dai magistrati, dopo la polemica su altre indiscrezioni riguardo case all’estero che sarebbero state procurate dall’imprenditore Diego Anemone e la conseguente smentita.

“Ai pm di Perugia io avevo dato la mia disponibilità – spiega il sottosegretario – ho sempre imperniato il mio rapporto con loro con grande senso di lealtà, trasparenza e anche con stima, che ho nutrito e nutro nei loro confronti”. Ma, prosegue, “é chiaro che se ogni giorno assistiamo a delle fughe di notizie, tra l’altro false, si tratta di capire dove queste notizie vengono raccolte”.

E dunque è chiaro che “se dovessero venir meno” i valori alla base dei rapporti con i magistrati, “uno potrebbe anche chiedere di essere ‘gestito’ da quella che era la Procura competente. Che, come è noto, per il mio caso, non è certamente Perugia perché io con il magistrato Achille Toro non ho nulla a che vedere. E, anzi, il dottor Toro nelle intercettazioni dice ‘Bertolaso non c’entra niente in questa vicenda, gli hanno teso una trappola”. Bertolaso è poi tornato sull’appartamento di via Giulia che, secondo l’architetto Zampolini, sarebbe stato pagato da Anemone e da lui utilizzato.

“Il proprietario non smentisce la mia versione – sottolinea Bertolaso – dice che gli era stato detto che Bertolaso usava quell’appartamento e conferma di non avermi mai incontrato, cosa peraltro verissima. Così come è vero che io non ho mai conosciuto Zampolini”. “So benissimo come sono andate le cose – conclude – consentitemi però di dirlo prima ai magistrati”.