Inchiesta G8, la difesa di Bertolaso: “Cercai di tagliare i costi alla Maddalena”

Pubblicato il 1 Febbraio 2011 - 23:02| Aggiornato il 2 Febbraio 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Già dall’estate 2008 ”si sapeva” che i costi per i lavori alla Maddalena per ospitare il vertice dei capi di stato e di governo si aggiravano attorno ai 300 milioni di euro. E anche per questo Guido Bertolaso prospettò al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’ipotesi di altre soluzioni meno costose, tra cui quella di Viareggio. E’ lo stesso ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, indagato per corruzione, a dirlo ai magistrati di Perugia nell’interrogatorio del 12 aprile dello scorso anno, ascoltato nell’ambito dell’inchiesta sul G8 svoltosi poi all’Aquila.

Spiegazioni che evidentemente non hanno convinto i pm, che hanno inviato a Bertolaso un avviso di conclusione indagini in cui si sostiene che l’ex capo della Protezione civile avrebbe siglato un patto illecito con l’imprenditore Diego Anemome, figura centrale di quella che gli inquirenti hanno definito la ‘cricca’ degli appalti. Rispondendo alle domande dei pm Alessia Tavarnesi e Sergio Sottani, Bertolaso ricorda poi di aver indicato Gian Luigi Calvi come responsabile dei lavori alla Maddalena, nonostante Angelo Balducci avesse nominato De Santis e sostenesse che vi erano altri professionisti in grado di farlo.

Ma Bertolaso spiega di avere ”molto interesse a nominare Calvi perché godeva di tutta la mia fiducia”. Così, aggiunge, ”arrivammo ad un compromesso per cui Calvi diventò una sorta di supervisore dei lavori”. La sostituzione vera e propria arriva nell’ottobre 2008 dopo un incontro al quale partecipano anche i ministri Tremonti e Frattini, e durante il quale ”faccio presente – ricostruisce Bertolaso – che il costo è il doppio di quello iniziale”. Così, qualche giorno dopo, prosegue, ”faccio presente a Balducci che De Santis non era competente, nel senso che non aveva gestito efficacemente i rapporti con le imprese” e si arriva così alla nomina di Calvi e alla decisione di ”sospendere gli ordinativi di ulteriori materiali in previsione di una revisione completa di tutti i preventivi”, mentre i costi, nel frattempo, ”erano lievitati a 600 milioni di euro”. A Bertolaso risulta poi che De Santis ”si sia lamentato in modo plateale” per la decisione di sostituirlo”.