Inchiesta G8, Matteoli: “Dormo sonni tranquilli”

“Perché dovrei essere coinvolto? Io dormo tranquillo. Conosco me stesso e i miei familiari, non ci sono pericoli”. Il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli liquida così le voci su un suo coinvolgimento nelle inchieste della magistratura e, intervistato dal Corriere della Sera, esclude anche l’idea di un ‘complotto’ dei giudici contro il governo evocata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

“Sono invecchiato non parlando delle inchieste della magistratura, figuriamoci se posso usare parole come complotto o congiura. Io ho fiducia: la stragrande maggioranza dei magistrati fa il suo dovere”, dice Matteoli. Quanto alla scelta di Claudio Scajola, “dimettersi senza avviso l’ho trovato come un eccesso di zelo. La motivazione che ha fornito, la preoccupazione per il governo, gli fa onore”.

Il titolare delle Infrastrutture si dice favorevole al ddl intercettazioni. “E’ giusto aspettare, i giornali pubblicano cose incredibili, storie di sesso e d’altro che hanno rovinato famiglie. E non sono contento che Scajola abbia lasciato il suo incarico. Del resto – prosegue – guardiamo a Mastella: si è dimesso ed è risultato completamente estraneo. Non era meglio se restava a fare il ministro della Giustizia in attesa che la giustizia facesse il suo corso?”.

Sull’impatto delle indagini e delle divisioni interne sul Pdl, “quello che succede certo non fa piacere e può rappresentare un vulnus, ma le inchieste, se sono serie, devono essere confortate da prove”. Di Fini, aggiunge, “non ho condiviso le parole degli ultimi mesi, ma quando analizzo le cose che ha detto non vedo motivi di rottura, semmai di dibattito”.

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