Inchiesta G8: Verdini, De Santis? “Segnalato per le sue qualità di coordinatore Pdl”

Pubblicato il 16 Febbraio 2010 - 19:19 OLTRE 6 MESI FA

Denis Verdini

Ha detto di aver fatto il nome di Fabio De Santis per la nomina a provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche, in maniera disinteressata e perché gli era stato segnalato per le sue qualità. E’, spiega l’avvocato Marco Rocchi, legale di Denis Verdini, quanto il coordinatore del Pdl ha detto durante l’interrogatorio di ieri, 15 febbraio.

Proprio sulla segnalazione di De Santis si basa l’accusa di corruzione a Verdini. Riguardo alle telefonate intercettate fra Verdini e l’imprenditore della Baldassini-Tognozzi-Pontello Riccardo Fusi, e in relazione specie all’appalto per la scuola dei marescialli dei carabinieri a Firenze, il coordinatore del Pdl – ha aggiunto Rocchi – ha detto di essere legato all’imprenditore da un’amicizia di lunga data, ma non da rapporti economici, ricordando di aver ceduto, a metà degli anni Novanta, le sue quote di partecipazione alla società.

Verdini – sempre secondo quanto riferito dal legale – si è detto poi disponibile a tornare dai pm per chiarire i rapporti fra la sua banca, il Credito cooperativo fiorentino, e la Btp, e spiegare come ogni finanziamento all’impresa fosse garantito.

“La banca è la mia vita”, ha detto Verdini per sottolineare come tenga alla sua solidità. Il coordinatore del Pdl ha poi concluso dicendo che non ci sono legami fra la nomina di De Santis e gli interessi della Btp. Verdini si è presentato spontaneamente ai pm, ha ricordato Rocchi, che ha aggiunto: “Il suo ruolo nell’inchiesta è modesto e ininfluente”.