Nuova “vittima” dell’inchiesta P3: Martone lascia la magistratura. Era avvocato generale della Cassazione

Lascia la magistratura Antonio Martone, l’avvocato generale della Cassazione il cui nome ricorre nelle carte dell’inchiesta della procura di Roma sulla cosiddetta P3. Il plenum del Csm lo ha collocato in pensione, accogliendo la richiesta che lui stesso aveva presentato all’ indomani delle notizie sulla sua partecipazione nell’incontro a casa del coordinatore del Pdl Denis Verdini, nella quale si sarebbe discusso di un tentativo di avvicinamento dei giudici della Consulta che dovevano decidere sul Lodo Alfano.

Un provvedimento che cade proprio nei giorni in cui si torna a parlare di Martone sempre con riferimento all’inchiesta romana: nell’ordinanza con la quale il tribunale del riesame ha confermato il carcere per Flavio Carboni e Paquale Lombardi, si dice che quest’ultimo, dopo l’esclusione della lista del Pdl alle elezioni regionali nel Lazio suggerì all’onorevole Ignazio Abrignani di rivolgersi a Martone per risolvere il problema.

Il plenum, approvando un emendamento del togato del Movimento per la Giustizia Mario Fresa, non gli ha conferito il titolo onorifico di procuratore generale aggiunto della Cassazione, che viene attribuito abitualmente ai magistrati del grado di Martone quando vanno in pensione.

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