Berlusconi in lotta contro le intercettazioni: in carcere chi le passa? “Il governo non è paralizzato”

Pubblicato il 20 Febbraio 2011 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Microfoni, cimici, talpe: Silvio Berlusconi non ne può più e dichiara battaglia ancora una volta contro le intercettazioni.  Cita anche i paesi civili dove si va in carcere se si passano. ”Introdurremo una normativa sulle intercettazioni telefoniche che ponga fine agli abusi e alle violazioni della nostra privacy che si verificano anche in danno di chi non è neppure indagato, con l’introduzione di nuove norme di garanzia che scoraggino la pratica di fornire ai giornali il risultato delle intercettazioni, cosi’ come avviene in tutti, tutti i Paesi civili, e tra l’altro come avviene negli Stati Uniti, dove chi passa le intercettazioni alla stampa va in galera, e ci resta per molti anni”.

In un messaggio ai promotori della libertà, il presidente del Consiglio ha detto: che verranno introdotte ”nuove norme di garanzia che scoraggino la pratica di fornire ai giornali il risultato delle intercettazioni, così come avviene in tutti, tutti i paesi civili, e tra l’altro come avviene negli Stati Uniti, dove chi passa le intercettazioni alla stampa va in galera e ci resta per molti anni’‘.

Sul governo Berlusconi ha detto che non ci sono problemi: ”Il nostro governo, lungi dall’essere paralizzato o bloccato, come va dicendo l’opposizione con argomentazioni assolutamente infondate, il nostro governo del fare non si e’ mai fermato neppure un momento. E ora vogliamo e possiamo andare avanti grazie a un passo che e’ reso ancora piu’ spedito dall’uscita dalla nostra maggioranza di Fini e dei suoi che avevano sempre da ridire su ogni nostra iniziativa e ritardavano di proposito le riforme, in particolare, quella della giustizia e quella sulle intercettazioni”, aggiunge il premier.

Poi ancora: “Noi non abbiamo mai alimentato tensioni o conflitti tra le istituzioni, ma abbiamo sempre operato con determinazione per fare esclusivamente l’interesse dell’Italia, e siamo riusciti a porre le famiglie e le imprese al riparo dai contraccolpi della crisi internazionale”.

“Continuiamo quindi, voglio ripeterlo, a lavorare con impegno. Perche’ come succede in ogni democrazia liberale, il governo e’ legittimato dal voto popolare ed ha il diritto-dovere, diritto-dovere di governare se ha il sostegno della maggioranza parlamentare”, aggiunge il premier.

”Noi abbiamo vinto tutte le tornate elettorali degli ultimi tre anni: abbiamo vinto le elezioni politiche, le elezioni europee, le amministrative e quelle regionali. Non solo. Negli ultimi tre mesi il Parlamento ci ha rinnovato per ben otto volte la fiducia al governo, con uno scarto crescente tra maggioranza e opposizione, a favore della maggioranza”, sottolinea il Cavaliere.

”Negli ultimi due mesi abbiamo lavorato sodo, sottoponendo all’approvazione definitiva del Parlamento una serie di provvedimenti importanti – spiega Berlusconi – la legge di stabilità per continuare a tenere il bilancio pubblico in sicurezza; la riforma dell’università; il decreto per la situazione dei rifiuti in Campania; la legge comunitaria, più i decreti attuativi della legge sul federalismo fiscale, che per giudizio di tutti rappresenta una riforma epocale per un corretto uso del denaro pubblico, in quanto consentirà ai Comuni di contrastare l’evasione fiscale e consentirà ai contribuenti di controllare se le imposte versate corrispondano alla qualità dei servizi pubblici ricevuti”.

”Anche nell’ultima settimana – conclude – l’azione del governo è stata nella direzione della crescita: abbiamo stipulato un accordo con le banche che proroga sino a tre anni la moratoria per il pagamento dei debiti delle piccole e medie imprese, e questo è un provvedimento che ha già aiutato circa 200 mila aziende e che nei prossimi mesi ne aiuterà ancora tantissime per uscire dalla crisi, per tornare a livelli di produzione che generano utili e per garantire migliaia di posti di lavoro’.