Bongiorno: “Vietato pubblicare intercettazioni che riguardano terze persone”

Pubblicato il 13 Luglio 2010 - 17:35 OLTRE 6 MESI FA

Gli editori saranno responsabili solo per la pubblicazione delle intercettazioni di cui era stata ordinata la distruzione e cioè quelle estranee alle indagini o che riguardano terze persone.

E’ quanto prevede uno degli emendamenti presentati al ddl intercettazioni dal presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno.

Per questo tipo di responsabilità gli editori dovranno pagare ”da cento a trecento quote”, cioe’, una sanzione massima di circa 450 mila euro.

Con questo emendamento si mira a limitare la responsabilità degli editori e quindi anche i controlli che questi possono fare sul contenuto giornalistico. Per tutto ciò che riguarda le intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini, insomma, gli editori non dovranno piu’ rispondere giuridicamente.

Nel testo licenziato dal Senato si prevedeva, invece, che gli editori venissero considerati responsabili sia della pubblicazione delle intercettazioni di cui sia stata ordinata la distruzione o l’espunzione, sia della pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. Nell’emendamento presentato da Giulia Bongiorno si propone di non considerarli responsabili per quest’ultima fattispecie.