Intercettazioni, Del Boca: “L’ordine è a fianco dei giornalisti obiettori”

Lorenzo Del Boca

L’Ordine dei giornalisti dovrà impegnarsi a tutelare in prima persona, come ente di diritto pubblico, i giornalisti che per compiere il loro dovere violeranno la nuova legge sulle intercettazioni. L’impegno viene dallo stesso presidente uscente dell’Ordine Lorenzo del Boca.

“I giornalisti in tutta questa vicenda – ha dichiarato del Boca – non stanno difendendo un loro diritto, ma un diritto dei cittadini, quello di essere informati. I giornalisti hanno solo un dovere: dare le notizie di cui sono a conoscenza. Se per farlo sono costretti a violare la legge, l’Ordine deve stare al loro fianco ma in modo concreto assumendosi la responsabilità di ciò che il giornalista scrive”.

“L’Ordine – ha aggiunto – ha già deliberato di rivolgersi alla Corte d’ Strasburgo ma non basta. Si dovranno studiare tecnicamente i modi ma il concetto è che se un cronista intende rendere pubblico ciò che, in base alle nuove disposizioni, sarebbe censurato, l’Ordine, il suo presidente o il consiglio, firmerà l’articolo o lo cofirmerà in modo da essumersene in pieno la responsabilita”.

“Si tratta di attivare – ha affermato del Boca – una forma di garanzia a tutela soprattutto dei giornalisti free lance, di coloro che no sarebbero difesi da alcuna testata”.

A fronte di norme che imbavagliano la stampa, i giornalisti sono richiamati al dovere deontologico della “disubbidienza civile” – ha ricordato Del Boca – a diventare obiettori di coscienza.

“Tutto questo però – ha concluso il presidente uscente dell’Ordine – comporta dei rischi individuali, quali sanzioni e persino il carcere. Quindi non possono essere lasciati soli. L’Ordine deve fare obiezione con loro”.

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