Intercettazioni, Di Pietro: “Occupiamo l’aula del Senato”. 14 senatori passano ai fatti

Pubblicato il 9 Giugno 2010 - 19:49 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Di Pietro

“Davanti all’ennesimo atto di forza tipico del regime in cui ormai viviamo, i senatori dell’Italia dei Valori risponderanno con l’occupazione dell’Aula di Palazzo Madama sin da mercoledì. E’ un atto di resistenza in difesa della democrazia e per la dignità delle istituzioni”. E’ il leader dell’Idv Antonio Di Pietro ad annunciare la rivolta contro il voto di fiducia al ddl intercettazioni fissato per giovedì mattina, messa in atto poco dopo da un gruppo di 14 senatori dipietristi che passano ai fatti e occupano l’aula.

L’avvenuta occupazione viene dichiarata dal capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario. “E’ l’estremo tentativo – spiega – di bloccare la votazione sul ddl intercettazioni, un provvedimento che lede in maniera assurda ogni diritto alla informazione ed impedisce l’acquisizione di prove determinanti durante lo svolgimento delle indagini giudiziarie. E’ l’unica risposta democratica che possiamo dare a un premier che, dopo aver giurato sulla Costituzione, la viola continuamente calpestando qualsiasi regola”.

I senatori del’ IdV, hanno esposto sui loro banchi la bandiera italiana “per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo ennesimo atto dittatoriale di Berlusconi e del suo Governo”.

“Protestiamo contro un provvedimento vergognoso che calpesta il diritto di informare ed essere informati, ostacola seriamente la lotta alla criminalità e a tutte le mafie, imbavaglia la stampa, abolendo di fatto l’articolo 21 della Costituzione e nega ai cittadini la possibilità di avere giustizia . E’ la nostra resistenza al dittatore Berlusconi”, aveva dichiarato Di Pietro.

Di Pietro inoltre ha annunciato: “Abbiamo già acquisito il dominio del sito estero su cui pubblicare le intercettazioni vietate in Italia, se entra in vigore questa sciagurata legge. Il sito è a Bruxelles e sarà attivato quando sarà necessario. E stiamo attivando siti anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna”.

I senatori dell’Idv che hanno occupato l’Aula non trascorreranno però la notte a digiuno. A confortare i parlamentari dell’Italia dei Valori sono giunti in tarda serata i commessi di Palazzo Madama con quattro buste piene di panini e bibite. E’ arrivato anche Antonio Di Pietro che non potendo entrare in Aula, perché deputato, si è intrattenuto a turno con alcuni dei suoi senatori. Di Pietro ha spiegato che nel corso della notte “militanti del partito porteranno da bere e da mangiare all’ingresso del Senato”. Forse potrebbe esserci un problema per andare in bagno, perché i senatori che lasciano l’Aula teoricamente non potrebbero rientrare in emiclico. Ma in realtà questa rigida sorveglianza potrebbe non esserci. Anche se un piccolo diverbio tra il capogruppo dei senatori dipietristi, Felice Belisario, e un funzionario del Senato c’é stato proprio su questo punto.

Di Pietro all’esterno dell’Aula, nelle sale dove è stata allestita una mostra sui padri fondatori della Repubblica in occasione del 150/mo anniversario dell’Unità d’Italia, si è intrattenuto con i giornalisti con l’aria tonica di chi intraprende una battaglia che definisce “di libertà”. “Stiamo attivando – ha detto il leader dell’Italia dei Valori – ogni forma di resistenza attiva perché crediamo che tutta l’opinione pubblica deve conoscere la grave lesione costituzionale che si sta consumando. Comunque – ha aggiunto con un sorriso – capisco Berlusconi. Ha bisogno di questa legge. Gli italiani non sanno che è al governo non per motivi ideali o politici ma per motivi processuali, tutta la sua attività è unidirezionale: rendere impotenti gli uffici giudiziari, sbianchettare i reati oppure non farli scoprire, evitare che i media parlino delle sue malefatte”.

“Questa nostra forma di protesta – ha ribadito Di Pietro – serve a far riflettere i cittadini. devono decidere se reagire o restare alla finestra mentre Sagunto viene espugnata”. Infine, una battuta velenosa verso il Pd: “noi non facciamo parte di quella opposizione che aspetta che sia il Padre Eterno a portarsi via Berlusconi, anzi noi gli auguriamo lunga vita”.