Intercettazioni. Il 29 luglio data irragionevole, dopo Fini anche il Pd contro calendario

Pubblicato il 1 Luglio 2010 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA

Donatella Ferranti

”Dopo che anche il presidente Fini ha chiesto di tener conto dell’esito delle audizioni, riteniamo che il presidente Bongiorno sia legittimata a chiedere alla presidenza l’annullamento della calendarizzazione per il 29 luglio così come richiesto unitariamente dai gruppi di opposizione”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti che sottolinea come giovedì nel corso del dibattito i gruppi d’opposizione hanno definito la calendarizzazione in aula per il 29 luglio irragionevole.

”Le audizioni – sottolinea Ferranti – si stanno dimostrando molto utili. Dalle parole del procuratore antimafia, Pietro Grasso e di tutti gli altri esperti abbiamo avuto la conferma dell’inadeguatezza e dell’inefficacia del ddl Alfano sulle intercettazioni di fronte alle esigenze (queste sì condivise da tutte le forze politiche) di contemperare la tutela della privacy, il diritto di cronaca e il diritto alla sicurezza e alla legalità, attraverso la lotta alla criminalità. Non tenerne conto sarebbe veramente un grave delitto”.