Intercettazioni. Gli slogan di piazza Navona: “Ribelliamoci al bavaglio”

”Dobbiamo ribellarci”, ”resistiamo!”, ”questo l’ultimo arrogante affronto alla democrazia”. Questi gli slogan rimbalzano dal palco alla folla durante la manifestazione indetta dalla Federazione nazionale della stampa contro il disegno di legge sulle intercettazioni.

”Il nostro capo di governo ha raggiunto il limite – sostiene Claudia, 24 anni, universitaria romana -: dopo aver fatto per anni solo gli affari suoi ora vuole mettere un nuovo bavaglio a un’informazione gia’ imbavagliata”.

”Siamo al 70/o posto nel mondo per la liberta’ di stampa – sostiene un anziano giornalista in pensione di Catania -, siamo dopo paesi che consideriamo sottosviluppati. E’ un’indecenza, questa legge non deve passare”.

”Berlusconi sostiene che le intercettazioni servono anche a noi perche’ non ci fanno spiare – aggiunge Claudio, 30 anni romano – ma a me si mi intercettano o no sinceramente non mi interessa. Che cosa devono scoprire? Le frasi che mi dico al telefono con la mia fidanzata?”.

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