Intercettazioni, stop da Bossi e Fini. Ddl sarà modificato
Umberto Bossi e Gianfranco Fini, stoppano il decreto sulle intercettazioni. Il ministro delle Giustizia, Angelino Alfano, ha dichiarato che il ddl verrà modificato in “due o tre punti”.
Fini vorrebbe apportare alcune migliorie per ottenere, in sede di voto (10 marzo), anche il consenso dell’Udc. Il presidente della Camera ha pranzato con Silvio Berlusconi che si è detto disponibile al cambiamento, a patto di “non stravolgere il ddl”.
Umberto Bossi era stato chiaro: “Su argomenti come le intercettazioni è sconsigliabile la fiducia”.
Repubblica mette in evidenza parte del dialogo tra Berlusconi e Fini: “Non possiamo approvarlo così – dice Fini – so che per te la questione è delicata, ma evitiamo di andare troppo oltre”. La risposta di Berlusconi: “Caro Gianfranco, avrai ben visto che oggi la procura di Roma ha cancellato quella vergogna delle accuse contro di me e Saccà. Le telefonate saranno distrutte, ma nel frattempo tutto il fango possibile è stato gettato. Questo provvedimento è l’occasione per dire basta”
Opposizione nettamente contraria al decreto, per la Finocchiaro “impedisce indagini di reati “gravi”.
fg