Iraq. Commissione invalida il voto di 52 candidati, in pericolo vantaggio sunnita

Una commissione irachena per la revisione dei risultati elettorali delle legislative di marzo, ha dichiarato lunedì non validi i voti attribuiti a 52 candidati legati al partito Baath. Lo hanno riferito alcuni esponenti politici. L’esito della verifica potrebbe annullare il vantaggio elettorale dell’alleanza sostenuta dai sunniti.

Non è ancora chiaro quanti dei 52 candidati siano stati effettivamente eletti il 7 marzo scorso. Tuttavia, se la decisione dovesse modificare il risultato elettorale, ciò potrebbe provocare la rabbia dei sunniti, proprio ora che la violenza interconfessionale seguita all’invasione a guida Usa del 2003 è in calo.

La decisione della commissione è stata confermata da Alì al-Lami, un importante membro della stessa, che vuole impedire la presentazione di candidati legati in passato al partito Baath, oltre che da Tariq Harp, un avvocato della coalizione ‘Stato della Legge’ che fa capo al primo ministro Nuri al-Maliki, e da Mustafa al-Hiti, un dirigente dell’alleanza Iraqiya, uscita vincitrice dalle elezioni e fortemente appoggiata dai sunniti.

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