Gasparri all’Isola dei Cassintegrati, gli operai continuano la protesta

Maurizio Gasparri

Dopo la visita di giovedì 20 maggio del leader dell’Idv Antonio Di Pietro  alla Torre aragonese di Porto Torres occupata dagli operai della Vinyls dal 7 gennaio scorso, venerdì è stata la volta del capogruppo del Pdl in senato Maurizio Gasparri.

Il mondo politico si dice sensibile alla vertenza dell’industria chimica, ma gli operai sono prudenti e pensano che in Sardegna il 30 e 31 maggio si voterà per le amministrative (rinnovo delle otto province e di 176 comuni). Intanto all’Asinara gli altri operai dello stabilimento chimico Vinyls di Porto Torres, che vivono sull’Isola dei Cassintegrati da 86 giorni, attendono.

Ma le risposte positive che si aspettavano la scorsa settimana dall’incontro fissato a fra Eni e araba Ramco (che si era detta disposta ad acquisire gli impianti italiani, ma i cui dirigenti non si son presentati a Roma) si sono dissolte e l’appello ora è quello di far presto e di ricucire una trattativa che dia futuro alla produzione chimica e alla occupazione dei lavoratori.

“L’isola dei Cassintegrati è un reality ‘reale’, purtroppo, dove nessuno è famoso, ma tutti sono senza lavoro”, hanno scritto sul loro spazio Facebook. “L’Eni ha una grossa responsabilità in questa vicenda come il Governo – hanno riportato nel diario quotidiano su La Nuova Sardegna – non si può addossare adesso alla Ramco le responsabilità di un’eventuale chiusura di un settore strategico per l’Italia come quello chimico”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie