Tagli all’Ispra, Legambiente: “Scure inaccettabile sulla ricerca fondamentale”

”E’ grave e inaccettabile continuare a sottrarre fondi alla ricerca ambientale, soprattutto sulle attivita’ in mare che mai come oggi sono fondamentali a proteggere gli ecosistemi marini messi a dura prova dalle attivita’ umane. Questo taglio mettera’ inoltre la parola fine alle indagini per scoprire la verita’ sulle navi dei veleni, un’inquietante vicenda di traffico di rifiuti sulla quale permane un intollerabile immobilismo”.

Cosi’, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza commenta la notizia di un imminente ulteriore taglio di 24 milioni di euro all’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. ”L’eccessiva antropizzazione delle coste, la mancata depurazione, l’intenso traffico di idrocarburi e la loro estrazione – ha aggiunto il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani – sono tra le principali cause d’inquinamento dei nostri mari e anche quest’anno il viaggio di Goletta Verde lungo le coste d’Italia ce ne da’ conferma.

Confidiamo dunque – concludono gli esponenti di Legambiente – che il Ministro Prestigiacomo intervenga per ripristinare i fondi utili a far proseguire la ricerca ambientale. Proteggere una risorsa vitale come il mare significa infatti salvaguardare anche la salute dei cittadini e l’economia del Paese. La rete dei controlli ambientali che in Italia fa capo ad Ispra e alle Arpa ha bisogno di essere rafforzata e questo si fa stanziando adeguate risorse economiche, non, ovviamente con i tagli del Ministero dell’Economia e Finanze”.

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