ROMA – Una convention nazionale dei potenziali dirigenti e quadri interessati al cantiere di Italia Unica si terrà a fine luglio o inizio settembre per fare coagulare le idee e calare le strategie nella operatività della politica, per dare “sostanza” al movimento di Corrado Passera.
Italia Unica, il nuovo progetto che Corrado Passera ha presentato sabato 14 giugno a Roma, è ora “un cantiere”, come ha detto e sottolineato lo stesso Corrado Passera nelle due ore del suo esordio ufficiale come uomo politico.
L’obiettivo è la conquista del grande spazio al centro e a destra lasciato libero dalla crisi di Berlusconi e dalla scomparsa dei partitini che di quella crisi speravano di trar vantaggio. Quello spazio è stato in parte occupato dal Pd targato Matteo Renzi, che è stato così in grado di conseguire il grande risultato elettorale delle Europee.
Ora che il collocamento politico del nuovo partito è stato chiarito: diventare una alternativa a Matteo Renzi, avendo il PPE come riferimento in Europa, Corrado Passera è entrato ora nella fase due, quella della costruzione del partito. Il rischio è, altrimenti, di avere la testa (le idee) ma non le gambe e il cuore per diventare grande.
Non dovrà essere, ha detto Corrado Passera, un partito padronale o uno one man show, ma non saranno sufficienti volti e personaggi rifluiti da Scelta Civica (Anna Maria Cancellieri) e dal Fli di Gianfranco Fini (Giulia Bongiorno) a trovare i milioni di voti che servono, come non lo è quel mondo professionale e imprenditoriale che è vicino a Corrado Passera.
Servono appeal di massa e una struttura radicata nel territorio.
Tra i mille riuniti sabato mattina nell’ex studio sulla via Tiburtina c’era l’ex senatore UDC Ivo Tarolli, ora anello di congiunzione tra Corrado Passera e il mondo cattolico democratico e liberal popolare, che ha le caratteristiche di un possibile regista dell’operazione. Attualmente Ivo Tarolli è vice segretario nazionale vicario del Cdu (i cristiano democratici) e ha contatti con settori importanti di Udc, con altri democristiani in cerca di “nuova casa” (in platea sabato c’era anche l”ex senatore Piergiovanni Malvestio di Venezia) e con il mondo cattolico (tra cui esponenti di spicco del forum delle famiglie cattoliche).
Con Ivo Tarolli lavora anche Sergio Marini, presidente onorario di Coldiretti, al quale non mancano leadership, capacità oratorie e grande consenso nell’associazione. Con Tarolli e Marini ci sarebbe anche Natale Forlani (dirigente lungo corso della Cisl).
In parallelo, importante è il lavoro di Marco Follini, più volte accostato al movimento, insieme con il banchiere Pellegrino Capaldo.
Grande attenzione inoltre al consenso delle nuove generazioni su cui si è già innestato un lavoro per intercettare giovani amministratori territoriali (l’importanza dei Sindaci è stata più volte sottolineata da Passera), manager di nuova generazione e per impostare un’interlocuzione con le varie organizzazioni giovanili.
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