ROMA – Si chiamano “pregiudiziali di costituzionalità“, ma quello in calendario all’ora di pranzo alla Camera è il primo vero test sull’Italicum e di conseguenza su Matteo Renzi. Martedì infatti si votano 8 pregiudiziali presentate dall’opposizione sulla legge elettorale. Inutile dire che si tratta di un test della maggioranza sulla quale il governo può contare per far approvare, più avanti, l’Italicum.
Quelle di martedì sono votazioni delicate, visto che sono a scrutinio segreto, e potrebbero indurre qualcuno a far mancare l’appoggio al governo. Lo scenario per il governo più drammatico (le pregiudiziali approvate) potrebbe significare l’affossamento dell’Italicum. Dal voto di martedì dipende la decisione di Renzi se mettere o meno la fiducia sul testo, una scelta può portare a due sbocchi: Italicum bocciato, governo a casa. Italicum promosso, vittoria di Renzi e dei suoi e smacco per la minoranza. Ed ecco qualche numero da tradurre in segnale più o meno positivo per il governo.
Alle votazioni di martedì la maggioranza di governo potrebbe arrivare sopra i 400 deputati ma solo nell’ipotesi più rosea, e meno verisimile, che la minoranza tutta farcia marcia indietro. In questo scenario respingono le pregiudiziali i 310 deputati Pd (tutti), quelli del gruppo Misto, di Scelta Civica, di Ncd (insomma tutti i partiti di maggioranza) più alcuni deputati di Forza Italia che, scommettono i renziani, potrebbero decidere di sostenere l’Italicum nonostante il no di Berlusconi.
Ma questo gruppo di sostegno potrebbe calare se la minoranza Pd (frammentata e abbastanza imprevedibile) decidesse di manifestare il dissenso in questa votazione. Se questo avvenisse, se qualche decina di deputati della minoranza (in tutto i dissidenti sono circa 90) dovesse votare contro le indicazioni del partito democratico, allora Renzi potrebbe ritrovarsi una maggioranza di 350. E’ una maggioranza piena visto che alla Camera l’asticella è fissata a 316 deputati. Abbastanza da far decidere al governo, martedì pomeriggio, di non porre la fiducia sul testo della legge.
Ipotesi più cupa: la minoranza Pd è molto più determinata di quanto il governo pensi. Martedì in aula allora la maggioranza sull’Italicum potrebbe arrivare al massimo a circa 320 deputati. Significa un allarme rosso per Renzi e un ricorso quasi scontato alla fiducia sulla legge elettorale che, in questo caso, potrebbe anche essere bocciata con tutte le conseguenze del caso. Va da sé che sotto soglia 320 è crisi di governo.
Un primo segnale incoraggia il governo: alle 12 l’aula ha respinto le due questioni di pregiudizialità presentate da Lega e Forza Italia con 372 voti contrari.