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Ius culturae, intesa M5s-Pd: alla Camera riparte l’esame della legge sulla cittadinanza ai figli dei migranti

di Redazione Blitz |27 Settembre 2019 20:55

La Camera dei Deputati (foto Ansa)

La Camera dei Deputati (foto Ansa)

ROMA – Alla Camera riparte in Commissione Affari costituzionali l’esame della legge sulla cittadinanza che introduce il cosiddetto ius culturae. Lo dice il presidente della Commissione Giuseppe Brescia (M5S), che sarà anche relatore alla riforma. L’esame riprenderà giovedì prossimo 3 ottobre .

Il testo, a prima firma Laura Boldrini, era stato incardinato in quota opposizioni (Leu) nell’ottobre 2018 e il relatore era Roberto Speranza, ora divenuto ministro.
“Siamo ancora all’inizio – spiega Brescia – ma credo si possa lavorare per introdurre lo ius culturae, legando la cittadinanza alla positiva conclusione di un ciclo di studi, e non alla sola frequenza. Non c’è solo il testo a prima firma Boldrini da esaminare. Ci sono diversi testi di altri gruppi, tra cui un testo Polverini di Forza Italia che introduce proprio lo ius culturae. Naturalmente arriverà anche un testo M5S. Serve una discussione che metta all’angolo propaganda e falsi miti, guardi in faccia la realtà e dia un segnale positivo a chi si vuole integrare”.

Ma di cosa parliamo quando citiamo lo ius culturae?

Parliamo del principio del diritto per cui gli stranieri minori acquisiscono la cittadinanza del Paese in cui sono nati e vivono, a patto che ne abbiano frequentato le scuole o vi abbiano compiuto percorsi formativi equivalenti per un determinato numero di anni.

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