Un po’ di Iva e mini contributo: il governo restaura la manovra. Ma il carcere per gli evasori…

ROMA – Le prime tre sono state bocciate dai mercati, adesso il governo ci prova con la quarta, cercando il minimo indispensabile per riuscire. Un punto in più, dal 20% al 21%, sull’aliquota massima dell’Iva. Gettito previsto: tra i 3 e i 4 miliardi). Un contributo del 3% per i redditi sopra i 300 mila euro (e non mezzo milione, come inizialmente previsto). Gettito minimo, ma operazione di bandiera. Qualcosa di più verrà dall’anticipazione al 2014 dell’estensione a 65 anni dell’età pensionabile delle donne nel settore privato. Potrebbe invece saltare la norma sul carcere agli evasori: secondo quanto riferito dal sito del Corriere della Sera, sarebbe stato Berlusconi stesso a chiedere che questo provvedimento venga eliminato dalla manovra.

Con questi puntelli il governo si presenta non tanto all’esame del Parlamento italiano, quanto a quello dei governatori della Bce fissato per l’8 settembre. Proprio per accelerare i tempi, il governo ha deciso di porre la fiducia sulla manovra in Senato: il provvedimento sarà votato a Palazzo Madama il 7 settembre.

Le novità sono state decise durante il vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli

Iva

L’ Iva è stata portata dal 20 al 21%. Questa misura era stata richiesta in maniera più o meno esplicita da Bce e Banca d’Italia, che sottolineavano la necessità di provvedimenti d’urgenza per combattere il debito pubblico.

Contributo di solidarietà

Altra novità, la reintroduzione del contributo di solidarietà, ma solo per i redditi superiori a 300 mila euro: il contributo per loro sarà del 3%.

Pensioni donne

Adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato (l’età pensionabile verrà innalzata a 65 anni) a partire dal 2014

Province

L’abolizione delle Province per via costituzionale sarà portata in Consiglio dei Ministri l’8 settembre. Il Consiglio dei Ministri intende stabilire l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.

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