ROMA – Servivano 4,2 miliardi per stoppare l’aumento dell’Iva. Ora, causa terremoto e esodati, “ne servono di più”. Mario Monti mette le mani avanti, e, proprio nei giorni della spending review, spiega che alle casse statali servono più soldi di quelli preventivati. Nelle scorse settimane, era stato calcolato che i 50 mila esodati “in più” sarebbero costati in totale circa 4 miliardi di euro, spalmati però in più anni: dipende da quando gli “esodandi” sarebbero entrati sotto tutela, in attesa di conseguire i requisiti pensionistici.
Monti non ha smentito l’indiscrezione pubblicata da Repubblica, secondo cui il governo avrebbe preparato un decreto per bloccare le tariffe di luce, acqua e gas. Monti ha detto che il governo intende “verificare in che modo i meccanismi di determinazione delle tariffe incentivino l’effettiva realizzazione degli investimenti da parte dei gestori”.
Durante l’incontro con Regioni ed enti locali, Monti ha detto che per evitare che tra ottobre e dicembre si debba aumentare l’Iva servono 4,2 miliardi.
Monti ha poi sottolineato che l’operazione di spendig review non è una nuova manovra di finanza pubblica ma un’operazione strutturale per evitare che tra ottobre e dicembre si debba aumentare l’Iva.
La spending review, ha detto Monti, servirà a eliminare gli sprechi senza ridurre i servizi. Secondo il premier la logica della spending review si contrappone ai tagli lineari, guardando alla priorità più alte
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