Renzi ai sindacati: “Punti d’intesa”. Ma al Senato primo rinvio sul jobs act

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2014 - 09:05 OLTRE 6 MESI FA
Jobs act. Matteo Renzi vede i sindacati dalle 8 alle 9: "Serve clima di fiducia

Jobs act. Matteo Renzi vede i sindacati dalle 8 alle 9: “Serve clima di fiducia

ROMA – Renzi ai sindacati: “Punti d’intesa”. Camusso: “Unica novità è che ci rivedremo”. Dopo l’atteso incontro sul lavoro Governo-sindacati di questa mattina a Palazzo Chigi le posizioni restano le stesse ma Matteo Renzi vede, come si dice, il bicchiere mezzo pieno (“Sorprendenti punti d’intesa”) mentre Susanna Camusso frena sugli entusiasmi ammettendo che l’unica novità è che ci saranno altri appuntamenti confermando invece il giudizio negativo specie sull’articolo 18.

Dopo aver posto la fiducia sulla riforma del Lavoro (jobs act) il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricevuto i rappresentanti sindacali a Palazzo Chigi. L’Aula del Senato, però, che ha all’esame il Jobs act, riprenderà alle ore 16. I lavori dell’Assemblea di Palazzo Madama sono stati sospesi a causa della mancanza per la quarta volta consecutiva del numero legale. Una battuta d’arresto che rischia di scompaginare l’agenda riformista di Renzi che vuole presentarsi al vertice europeo sul lavoro organizzato proprio dall’Italia con in tasca un primo sì alla riforma.

“Il Paese ha bisogno di fiducia” ha esordito Renzi, incontrando i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Luigi Angeletti e Geremia Mancini. Dall’altra parte del tavolo, insieme a Renzi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ed i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, dell’Economia Pier Carlo Padoan, della Pubblica amministrazione Marianna Madia.

Ci sono ”sorprendenti punti di intesa” ha dichiarato il presidente del Consiglio al termine dell’incontro. Più interlocutorio il giudizio di Susanna Camusso che mantiene il giudizio negativo su modi e contenuti della riforma: “L’unica vera novità dell’incontro di oggi è che ci saranno altri incontri. Le altre sono cose note”. Il premier ha incardinato i temi della discussione su salario minimo, rappresentanza e contrattazione decentrata, oltre ovviamente a articolo 18 (nel Jobs Act) e Tfr in busta paga.

La tutela del reintegro previsto dall’art.18 dello Statuto dei lavoratori per i licenziamenti ingiustificati resterà per quelli discriminatori ma anche per i disciplinari ”previa specifica delle fattispecie”. Il Governo sta valutando anche un emendamento sul Jobs act con norme sulla rappresentanza sindacale e sull’ampliamento della contrattazione decentrata.

L’appuntamento, fissato alle 8 di mattina (“Un’ora sola ti vorrei…”, il sarcasmo ieri di Camusso): alle 9 la scaletta prevedeva i datori di lavoro, alle 10 i rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine. Ieri sera Renzi, ponendo la fiducia, ha accelerato sui tempi della riforma: secondo le sue intenzioni il voto di fiducia al Senato per domani mercoledì 8 ottobre.

Una autentica sfida alla minoranza Pd attestata su posizioni diverse a proposito della stretta sull’articolo 18: la fiducia, si spinge a dichiarare qualcuno della minoranza (Fassina, Civati), avrà “conseguenze politiche”, con allusione alla tenuta del Governo e dello stesso Partito Democratico. Un punto di frizione registrato nell’incontro è ovviamente l’articolo 18. Se Susanna Camusso ha parlato di un dibattito demenziale sull’articolo 18, Renzi ha replicato che per lui “demenziale è che attualmente l’articolo 18 non lo abbiano sindacati e partiti politici”.

Non solo art. 18: sgravi fiscali per il tempo indeterminato, Tfr, salario, minimo, rappresentanza sindacale, contrattazione decentrata. L’incontro tra governo e sindacati in corso nella sala Verde di Palazzo Chigi (una volta erea il luogo storico della contrattazione) si è aperto con un’introduzione del premier Matteo Renzi per ‘perimetrare’ i tre punti di confronto con i sindacati, oltre ad art.18 a tfr: salario minimo, rappresentanza sindacale e contrattazione decentrata.

L’intervento, riferiscono fonti governative, è durato otto minuti, poi hanno preso la parola i sindacati: primo a intervenire il segretario della Uil Luigi Angeletti, poi Annamaria Furlan, segretario generale aggiunto della Cisl. Nella legge di stabilità ci saranno due miliardi per la riduzione delle tasse sul lavoro e un miliardo per la scuola

Sul piatto 1,5 mld di euro aggiuntivi per  gli ammortizzatori sociali. In legge di stabilità sarà inserita una quota aggiuntiva di 1,5 miliardi per estendere gli ammortizzatori sociali.

Le tre T, tre stabilimenti da salvare subito. Ci sono tre stabilimenti da salvare urgentemente, Termini Imerese, l’Ilva di Taranto e l’Ast di Terni: ”sono le tre T di cui bisogna subito occuparsi insieme”, ha detto Matteo Renzi secondo quanto riferito da partecipanti alla riunione con i sindacati a palazzo Chigi.

80 euro strutturali. Il bonus fiscale ai lavoratori dipendenti (i cosiddetti 80 euro) sarà strutturale a partire dal 2015. Renzi ha detto che si stanno studiando le modalità tecniche per l’operazione.

Prossimo appuntamento il 27 ottobre. Un nuovo incontro tra Governo e sindacati è stato fissato per il 27 ottobre. L’incontro del 27 con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan dovrebbe essere sulla legge di stabilità. E’ previsto un nuovo incontro anche con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti in data da stabilire.