La “compagna” Polverini: “Coppie di fatto ok”. E il Pdl la bacchetta

Pubblicato il 1 Febbraio 2010 - 21:04 OLTRE 6 MESI FA

La si potrebbe chiamare “la compagna Renata”. Perché la Polverini, candidata del Pdl nel Lazio per la corsa delle Regionali, parla proprio come una di sinistra, oltre a piacere a molti elettori di sinistra. Questa volta la sindacalista tocca due temi “caldi” che spesso, molto spesso, fanno scoppiare la polemica all’interno del Pdl: l’immigrazione e le coppie di fatto. Due le parole d’ordine: sì alle coppie di fatto e no al binomio immigrati-delinquenza.

Coppie di fatto. Sul suo blog Polverini è tornata sulla questione delle coppie di fatto. «Sono favorevole a normare le unioni di fatto, a patto di non produrre un matrimonio di serie B. Allo stesso tempo sono convinta che diritti e doveri reciproci debbano essere riconosciuti alle coppie che vivono fuori del matrimonio».

Un’apertura netta, quindi, ribadita in serata a margine della presentazione del candidato del Pdl a consigliere regionale Pino Cangemi: «Mi sembra di assoluto buonsenso ribadire ciò che già prevede il nostro codice civile per quanto riguarda la tutela dei figli», per le coppie di fatto.

Un’apertura che però, e c’era da aspettarselo, non è piaciuta a molte aree del partito. Primo tra tutti Gianni Alemanno, il sindaco di Roma, per il quale «quelle delle coppie di fatto sono materie che non attengono né al programma regionale né a quello comunale ma si tratta di una volontà di carattere statale, quindi penso sia inutile discuterne nel programma regionale ma è un tema che va affidato al Parlamento». Alemanno si è detto «contrario a queste ipotesi, ritengo bisogna distinguere tra responsabilità familiari e libertà delle coppie».

Secca anche la replica di Francesco Storace: «Non c’è scritto sul programma elettorale, ancora non c’è» una norma che apra alle coppie di fatto.

Immigrati. Poi arriva l’altra apertura “di sinistra” della Polverini, quella sugli immigrati. «Rifiuto il binomio tra immigrazione e delinquenza (quello fatto da Berlusconi, ndr) – afferma in un’intervista dal Gr Parlamento – Dobbiamo accogliere e integrare tutti coloro che vengono nel nostro Paese. D’altra parte noi siamo stati un paese di emigranti e allo stesso modo dobbiamo permettere a chi viene di usufruire di percorsi di integrazione e in questo  – conclude – anche la formazione ha un ruolo formidabile».