La Lega ora chiede Sanremo in dialetto. Verso un Festival “paesano”‘?

Pubblicato il 30 Luglio 2009 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA

sanremo1La rinascita del dialetto è un argomento che sta davvero a cuore alla Lega. Dopo la richiesta di inserire i dialetti nelle materie scolastiche, ce n’è ora un’altra: la creazione di una sezione ed una serata del Festival di Sanremo dedicata interamente alle “Lingue Municipali”. La proposta è del presidente del Consiglio comunale di Sanremo, Marco Lupi, esponente del Carroccio, e prevede una modifica della Convenzione Rai-Comune di Sanremo.

«In tale occasione – spiega Lupi – i cantanti, provenienti da tutte le regioni italiane e selezionati dalle varie case discografiche, si dovranno esibire davanti al pubblico televisivo del Festival di Sanremo con canzoni nuove, eseguite in lingua regionale. Al vincitore della gara sarà assegnato un premio specifico, denominato “Premio Festival della Canzone Italiana categoria Lingue Municipali”».

Questa iniziativa, prosegue Lupi «non vuole essere contro qualcosa ma a favore della valorizzazione della cultura, della storia e delle tradizioni che ogni singola regione italiana ha il dovere di mantenere, promuovere e non disperdere, anche attraverso l’uso delle varie lingue dei nostri popoli». Toccherà alla Rai, ai discografici, ai cantanti decidere. In caso affermativo non è chiaro se saranno predisposti corsi di aggiornamento di dialetto per chi canta. E quale potrebbe essere la risposta del pubblico e dei pubblicitari di fronte alla serata in cui Sanremo si veste da sagra di paese? Tutto da decidere anche sulle modalità e il regolamento: quali i dialetti ammessi, anzi obbligatori: uno per Regione? O uno per città? Se sarà, la notte del dialetto sarà una lunga notte.