La Russa: “Immigrazione? Come un lavandino, non basta svuotare lo scarico: va chiuso il rubinetto”

Pubblicato il 29 Marzo 2011 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA

Ignazio La Russa (Mauro Scrobogna / LaPresse)

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – L’emergenza immigrazione secondo il ministro della Difesa Ignazio La Russa è come un lavandino:  ”Se teniamo aperto il rubinetto non serve svuotare lo scarico. Occorre chiudere il rubinetto perlomeno dei clandestini non profughi. Quelli che vengono dalla Tunisia – ha sottolineato il ministro – non hanno una realtà di guerra”.

”Tocca al ministro degli Interni approntare un piano. Io ho dato la mia massima disponibilità già in questi primi giorni”, ha spiegato ancora. Secondo il ministro, comunque, ”non si può immaginare un blocco forzato” al di fuori dell’isola. ”Tutto si può fare – ha aggiunto – ma la strada che abbiamo seguito quando abbiamo potuto è quella degli accordi con le nazioni da cui partono le barche di clandestini”.

La Russa ha poi ricordato di aver fornito al ministro degli Interni un elenco di 13 siti, al Sud, al Centro e al Nord in cui si può immaginare di fare delle tendopoli o ciò che si crede più opportuno. ”Non indico singole Regioni – ha aggiunto – ma dobbiamo smettere di immaginare che tutto possa avvenire nel giardino del vicino di casa”. Infine, La Russa ha osservato che è ”inimmaginabile che si possa fare tutto da soli. E’ giusto accogliere i profughi ma è giusto che l’Europa partecipi mentre per quanto riguarda gli immigrati clandestini e’ giusto che i paesi di origine li prendano in consegna”.